Nella ragnatela del diavolo MARÀN-ATÀ, Signore vieni!

14485116_632459113594072_3346065160484103246_nUno degli aspetti che ha maggiormente colpito l’immaginario umano è la laboriosità del ragno, unita a una grande precisione tecnica, che tale animale dimostra nel tessere la propria tela.

Altro aspetto molto rilevante, questa volta in chiave negativa, è il pericolo potenziale rappresentato dal ragno, predatore, talvolta velenoso, che grazie alla sua tela – o, in alcuni casi, alla caccia – si procura il cibo per divorarlo ancora in vita dopo averlo paralizzato.

Il diavolo usa le stesse armi contro l’umanità, egli è molto furbo ed è un abile ingannatore, bisogna combatterlo solo con le armi della fede, altrimenti cadiamo nelle sue enormi trappole infernali, proprio come fa il ragno con le sue prede. Come i demoni che vivono nelle tenebre, i posti prescelti dai ragni sono per lo più posti oscuri e poco visibili in luoghi vivibili. Spesso le sue ragnatele ci sfuggono per la loro sottigliezza ma sono insidiosissime e resistenti per le sue prede. Ho notato piccoli ragni che sono capaci di allestire una ragnatela in poco tempo. Il ragno fissa la preda e prepara immediatamente una terribile tela, dove appunto la sua vittima cade nella sua trappola mortifera. Le vittime, prevalentemente insetti, rimangono attaccati alla ragnatela viscosa, e più cercano di liberarsi più si contorcono in una trappola mortale. Una volta morto l’insetto, il ragno consuma il suo pasto tranquillo e indisturbato.

Molte persone sono vittime di ragnatele invisibili costruite per loro apposta dal diavolo e i suoi demoni. Persone che vivono tutta una vita intrappolati senza voler chiedere aiuto a Colui che dissipa le tenebre e immette luce dove vige l’oscurità tenebrosa e mette in fuga il diavolo e distrugge ogni trappola infernale liberando così la vittima che per mezzo di Gesù nasce a nuova vita. Tantissime persone nemmeno sanno e nemmeno si accorgono che sono preda del nemico. Sono così prese dalle cose terrene, dalle cose materiali che non sanno che vivono intrappolati nelle ragnatele di Satana e dei suoi demoni.

Ma bisogna ricordare che mentre il ragno forma una sola rete per le sue vittime, il diavolo è un abile tessitore di moltissime e varie specie di ragnatele mortali, sceglie per ognuna delle sue prede la tela che fa al caso suo. Per esempio ci sono tele e tele a secondo della vittima che il diavolo adescata.

Ci sono un’infinità di ragnatele mortali:
C’è quella della vanità, quella dell’orgoglio, quella della presunzione, quella della pigrizia, la grande tela dell’idolatria d’ogni genere, dalle statue mute e silenziose, agli uomini e donne che, per mezzo di qualcosa che la natura gli ha donato, diventano dei veri e propri idoli da venerare e adorare. Ci sono tele come quella dell’ateismo, quella dei vizi, quella delle droghe, quella dell’alcol, quella della prostituzione, e tante altre trappole mortali. C’è la tela del mondo con tutta la sua cupidigia dei piaceri mondani fino ad arrivare alla tela dell’avarizia, meglio chiamata la tela della divisione, perché chi la possiede divide se stesso dai suoi simili. Chi cade nella tela dell’avarizia diventa freddo, spietato e senza amore, un essere solitario, amante solo dei suoi beni. Poi c’è la terribile tela della sensualità, questa tela è così potente che bisogna stare ogni giorno sulle ginocchia affinché non ci si cada dentro. Satana tessa milioni di tele della sensualità e sono molti quelli che vengono adescati e portati alla rovina.
C’è poi la grande tela della falsa cristianità del mondo che, benché siano sempre esistite, oggi più che mai stanno dilagato nelle chiese con balli, danze, risate isteriche, cadute, soffi, sputi, con serpenti e con musiche assordanti. Le chiese sembrano più locali per concerti di musica rock e cliniche psichiatriche, altro che locali di adorazione. Sembra che il Signore parli solo attraverso un vento impetuoso e forte o, tramite un terremoto, ma che non parli più tramite il suono dolce e sommesso (1 Re 19:11-12).

Poi c’è la immensa ragnatela del denaro: qui si sono persi anche uomini onesti… fino a che non hanno sentito “l’odore dei soldi”. La Bibbia dice:
“L’attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori” (1 Timoteo 6:10). Il denaro ha procurato in assoluto più vittime di qualsiasi altra cosa nel mondo. Il denaro ha creato le più grandi occupazioni gestite da Satana. I soldi sono la causa primaria di un mondo corrotto e senza Dio, perché chi ama i soldi è impossibile che possa amare anche Dio.

“Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona.” (Matteo 6:24).

C’è anche la ragnatela della disperazione totale, che costringe uomini e donne in una depressione fino al punto di suicidarsi, perché non avendo Cristo né la Sua pace, nei loro cuori sono depressi, avviliti e oltremodo timorosi a vivere una vita che sembra non dare loro più senso. Quindi arrivano al punto di commettere il gesto folle di togliersi la vita. Satana è il padre di tutte le menzogne, e lavora la mente delle persone estremamente disperate fino a farli commettere atti macrabi. Riesce a far filtrare nella mente di costoro, giovani, meno giovani, donne e anziani, una negatività e una paura della vita che anche se c’è il sole loro vedranno solo buio, un buio molto profondo. Quest’incantesimo infernale può essere interrotto solo con la fiducia in Gesù e nella Sua Parola; allora la persona adescata nella sua ragnatela riesce a svincolarsi e ad avere salva la vita, altrimenti succede come in molti casi: l’irreparabile.

In una ricerca del 1995, le ragnatele sono state utilizzate per verificare l’effetto tossico di alcune sostanze.

I ragni come specie non sono animali sociali che vivono in gruppi e collaborano tra di loro. Tuttavia, gli entomologi del Texas hanno scoperto nella riserva naturale di Tawakoni (agosto 2007) una ragnatela enorme (di circa 180 metri) prodotta da una colonia di ragni di 10 specie differenti che hanno collaborato assieme. L’enorme ragnatela è divenuta una formidabile trappola per insetti e per zanzare, ed ha aumentato la capacità di questi animali di sostenersi, confermando appunto una delle funzioni fondamentali del vivere in società (procurarsi più cibo).

Oggi, esattamente come hanno agito queste dieci specie di ragni formando una unica unità, le forze demoniache si stanno rafforzando per abbattere contro quello che è stato l’oggetto di desiderio di Dio cioè, l’uomo. Questi demoni di ogni specie stanno tessendo una tela di dimensioni mondiali dell’omosessualità, della pedofilia, della perversione e del disordine sessuale in genere, e stanno invadendo la società civile e chiese che professano il nome di Dio. Satana è deciso a far fuori ogni creatura che si presta a Cristo. Non c’è distinzione, dai bambini alle donne fino agli anziani. Non agisce solo nei paesi sottosviluppati dove l’odio per il prossimo è una pietanza giornaliera. No, egli agisce anche nei nostri paesi di elevata cultura, lo ha sempre fatto ma oggi la battaglia è più incalzante: forse sa che il Leone della Tribù di Giuda sta tornando e che è ormai e alle porte. Quindi come fecero i tedeschi a Napoli nella seconda guerra mondiale, nelle famose quattro giornate di Napoli, quando seppero dell’avanzare delle truppe americane, cercarono di portarsi via ogni uomo possibile con loro. Ma proprio come fecero i napoletani che li respinsero con una resistenza di ogni tipo e ad ogni costo, dobbiamo respingere le forze nemiche; non abbattendoci ma pregando per noi e per i nostri figli nel nome di Gesù Cristo. Satana e il suo esercito hanno le ore contate, lo possiamo vedere in ogni dove. L’uomo grida ad alta voce libertà e diritto, diritto che non ha mai avuto e che Dio non gli ha mai concesso, tranne la libertà di diventare realmente libero nelle mani del Cristo Crocifisso.

L’esercito delle stelle cadenti sta intessendo la più grande e ultima tela della storia di ogni tempo prima che il Signore dai inizio alla loro distruzione finale.
MARÀN-ATÀ, Signore vieni…

Ferrentino Francesco La Manna  | Notiziecristiane.com

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