Le profezie bibliche si stanno avverando nei nostri gironi”, lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahurivolgendosi ai leader mondiali raccolti per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unitelo scorso martedì.
“Come disse il profeta Amos, « ricostruiranno le città desolate e le abiteranno; pianteranno vigne e berranno il loro vino; faranno giardini e ne mangeranno i frutti» ”, ha affermato Netanyahu citando Amos 9:14. Era dai tempi di David Ben Gurion che un primo ministro israeliano non mostrava un interesse personale per le Scritture, in interesse che in questi ultimi anni è andato via via crescendo in Netanyahu.
Ade esempio nel suo discorso del 2009 al campo di stermino di Auschvitz il premier israeliano aveva dichiarato che le profezie di Ezechiele 37, sulle ossa secche del popolo ebraico che si raccoglievano in modo prodigioso per formare la nazione d’Israele, si sarebbero avverato nel corso della sua vita.
Netanyahu nel suo discorso ha fatto anche riferimento alle profezie bibliche sul Re di Persia, Ciro, che un giorno avrebbe liberato il popolo ebraico dalla schiavitù.
“L’odissea del popolo ebraico ci insegna due cose: non perdere mai la speranza, restare sempre vigili. La speranza traccia il futuro, la vigilanza lo preserva” affermava il primo ministro dello stato ebraico.
“Oggi la nostra speranza per il futuro è minacciata da un Iran dotato di armi nucleari che persegue la nostra distruzione. Ba desidero che sappiate, che non è stato sempre così. Circa 2.500 anni fa il grande re di Persia Ciro mise fine all’esilio babilonese del popolo ebraico. Emise un famoso editto che con il quale proclamava il diritto degli ebrei a fare ritorno nella terra d’Israele e riedificare il Tempio ebraico a Gerusalemme. SI tratta di un decreto persiano. Ebbe così inizio un’amicizia storica tra gli ebrei e i persiani durata fino ai tempi moderni.” ha concluso Netanyahu.
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook
