Ormai 6 mesi fa i Boko Haram rapivano le ragazze di Chibok. Ricordiamole e preghiamo per loro e le loro famiglie, consapevoli che purtroppo non sono le uniche!
Oggi sono esattamente 6 mesi che le ragazze di Chibok sono state rapite dai Boko Haram. Durante la notte del 14 aprile 2014, infatti, militanti del movimento terroristico islamico Boko Haram hanno attaccato la scuola secondaria statale di Chibok, Borno (Nigeria) e sequestrato più di 250 ragazze. Alcune sono scappate, alcune sono morte, ma 230 sono semplicemente sparite nelle mani di questi estremisti. Porte Aperte non ha dimenticato queste ragazze e continua a lottare in preghiera per loro e i loro genitori.
“Ci sono molte ragazze rapite oltre a quelle della scuola Chibok … Inizialmente i Boko Haram rapivano le ragazze perché i combattenti non potevano tornare a casa dalle loro mogli. Le ragazze raccontano come sono state violentate ogni giorno, settimana dopo settimana. Alcune non sono sopravvissute alla prova. Le ragazze fuggite raccontano storie strazianti di stupri e abusi. Sono traumatizzate e richiedono cure mediche e consulenza. Queste ragazze sono la testimonianza terribile della verità sui rapimenti “, conferma il dott. Stephen Davis, un religioso australiano che ha trascorso mesi in Nigeria cercando di negoziare il rilascio delle ragazze. Tramite i nostri collaboratori, Porte Aperte vuole stare al fianco di queste vittime della follia estremista e ai loro familiari.
Ci sono stati segnalati avvistamenti e il governo continua a rinnovare le promesse di liberare le ragazze presto, ma appare chiaro che non sia cosa semplice. A parte il fatto che un tentativo di salvataggio potrebbe essere troppo rischioso, i negoziati si sono dimostrati altrettanto complessi. Il gruppo Boko Haram non è compatto, trattare con un loro negoziatore non necessariamente porta a qualcosa di concreto.
Da anni ormai Porte Aperte parla dei rapimenti di giovani donne in Nigeria come parte di una precisa strategia di islamizzazione forzata. Al principio, anni fa, le storie erano quasi troppo crudeli da comprendere e ogni nostra fibra desiderava che i rapporti giunti dal campo non fossero veri. Purtroppo erano e sono veri. Vi chiediamo di pregare per queste ragazze che rimangono nelle mani dei Boko Haram e per le loro famiglie.
Tratto da: https://www.porteaperteitalia.org/
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