NON ERA UN RELIGIOSO, MA UN UOMO DI FEDE

Mi chiamo Salvatore e ho 43 anni.

Io e la mia ragazza Anna decidemmo di comprare una casa insieme da ristrutturare; iniziarono i lavori, ma Anna si ammalò di un tumore al seno. Venne ricoverata in ospedale e il 25 novembre del 2004 purtroppo morì. La nostra casa era finita, così andai ad abitarci da solo. Anna mi mancava tantissimo, il mio cuore era rotto e pieno di rabbia; la sera, quando mi trovavo a casa da solo, piangevo e leggevo il vangelo che parlava di Gesù, per trovare una risposta alla mia sofferenza. Passò circa un anno e una sera, mentre ero sul divano di casa, in lacrime, feci una preghiera con tutto il mio cuore: “Signore non ne posso più di soffrire, soccorrimi”.

Non passò molto tempo che conobbi una ragazza di nome Giovanna. Ci frequentammo per circa un anno, poi decidemmo di andare a vivere insieme. Nonostante questo non ero felice, quel vuoto nel mio cuore non era sparito, il dolore riaffiorava, la mia anima era inquieta.

Nella casa dove abitavamo e abitiamo tutt’ora, vedevo il mio vicino di casa uscire spesso con una Bibbia in mano; una persona educata, che mi salutava tutte le volte che mi vedeva. Un pomeriggio lo fermai e gli chiesi di che religione fosse e lui mi rispose che non era un religioso ma un uomo di fede che aveva creduto in Cristo Gesù vivente. Lo invitai a casa mia e, dopo avermi parlato di Gesù, mi invitò in chiesa a Rho.

Una domenica mattina andai in chiesa da solo, Giovanna non volle venire; era la prima volta che entravo in una chiesa cristiana evangelica e la cosa che mi colpì di più furono i cantici, molto belli e molto profondi, e l’amore per Gesù e per il prossimo. Ci fu un combattimento iniziale, ma sapevo di essere nel posto giusto perché la Parola che veniva predicata in chiesa era la verità. Continuai ad andare in chiesa tutte le domeniche. Una mattina mi alzai per andare a lavoro e, nel tragitto in auto, una gioia immensa e meravigliosa entrò nel mio cuore: il Signore testimoniò in me la salvezza! Il combattimento finì, quello che volevo comprendere con la ragione, senza riuscirci, fu chiaro appena arrivò nel mio cuore il grande amore di Dio. Quel vuoto che sentivo non c’è più, ora sono una nuova creatura, perdonato da tutti i miei peccati, e il Signore è al primo posto nella mia vita.

Il mio scopo adesso è testimoniare della Sua opera, non ho altro obiettivo se non quello di far sapere ad ogni persona che Gesù la ama e desidera farsi conoscere. Presto il Signore tornerà e farà nuove tutte le cose, non ci sarà più pianto né cordoglio, Egli sarà il nostro Dio e noi saremo il Suo popolo. La lode e la gloria a Lui.

Vite Trasformate

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