NON ERO A POSTO COSÌ…

La testimonianza di Matteo

Il Signore sia lodato! Mi chiamo Matteo, ho 25 anni e desidero raccontarti la mia testimonianza, cioè le cose grandi che Gesù ha fatto nella mia vita fino ad oggi.

Sono nato in una famiglia che dal punto di vista umano era ed è tuttora molto unita, ma dal lato spirituale molto “variegata”: mio padre è da sempre ateo, mentre mia madre ha ricevuto fin da piccola gli insegnamenti della Parola di Dio da mia nonna, convertitasi nel lontano 1965 e pioniera della fede nella mia famiglia. Grazie a Dio tutto ciò ha permesso che anch’io, nella mia infanzia e adolescenza, potessi venire in contatto con la Bibbia, frequentando la chiesa Evangelica e la scuola domenicale (una “scuola” dove si trasmettono ai bambini gli insegnamenti biblici, in un modo a loro comprensibile).

Fu un periodo splendido per me, adoravo ascoltare le storie della Bibbia e non vedevo l’ora di “fare sul serio”, cioè passare dalla scuola domenicale al culto vero e proprio, quello degli “adulti”.

Purtroppo però questo passaggio non ha avuto gli effetti desiderati, perché ho cominciato ad allontanarmi progressivamente dal Signore, oltre che dalla comunità che frequentavo insieme a mia madre, mia nonna e mio fratello. Inoltre, arrivai a pensare che ero “a posto” così, non avevo bisogno di fare altro per il Signore, che non era importante frequentare i culti perché tanto Dio era ovunque, e questo è vero ma con il tempo capii che ero io a non cercarlo, se non quando combinavo qualche disastro e avevo bisogno di una mano per uscirne sano e salvo. Nonostante tutto il Signore ha continuato a guidare la mia vita, anche se più e più volte ho agito di testa mia, cercando nel mondo l’amore e la pace… cose che soltanto Dio può dare!

Arrivato ad andare in chiesa soltanto una volta ogni due mesi, giusto per far contenta mia madre, all’età di 21 anni il Signore decise che era il momento giusto affinché potessi rendermi conto degli sbagli che stavo facendo non seguendo la Sua volontà: il 9 gennaio 2007 ebbi un piccolo incidente in moto, che mi costrinse a stare per un mese a casa con la mano ingessata. In un primo momento non capivo perché Dio non mi avesse in qualche modo “protetto”, mentre ripensandoci ora mi rendo conto che la Sua mano è stata su di me perché poteva andare molto peggio; ma dato che ero lì fermo in casa, mia madre cominciò a parlarmi nuovamente di Gesù, che era morto per me e che avevo bisogno di accettarlo come mio personale salvatore per essere salvato. Io che credevo di stare “con la coscienza a posto”, avevo invece bisogno di qualcosa che secondo me già possedevo da tempo?

Con questa titubanza, e con mia madre che insisteva, decisi di dedicare un po’ del tempo che avevo ancora da passare in convalescenza per leggere la Bibbia… e subito il Signore parlò al mio cuore, in particolare con un passo che si trova nel Salmo 145, al versetto 18: “ Il Signore è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano IN VERITÀ”; ebbene, la parola “IN VERITÀ” mise a nudo tutta la mia condizione, capii in un attimo che fino a quel momento non avevo mai invocato Dio conoscendolo veramente, perché avevo bisogno di fare un’esperienza concreta e personale con Lui, cioè essere salvato! Così lo invocai con tutto il mio cuore, pregai nella mia cameretta gridando “Signore, salvami!” con una consapevolezza del bisogno di essere salvato mai avuta prima: non appena dissi queste parole, sentii come una sensazione di profondo sollievo; come se un peso fosse stato tolto dal mio cuore, gustai una pace mai provata prima nella mia vita e, soprattutto, capii che Gesù aveva risposto alla mia preghiera, mi aveva salvato ed era vicino a me, per non lasciarmi mai più! Così, in una semplice mattina come tante, il 23 febbraio 2007 il Signore mi ha salvato, donandomi in un attimo tutto ciò che avevo cercato affannosamente nel mondo per vent’anni. Da quel giorno glorioso Dio non ha mai mancato di guidarmi e soprattutto di correggere le tante mie mancanze e aiutarmi nelle mie debolezze, benedicendo sia la mia vita spirituale, potendo servirlo sia nella mia comunità che tra le persone a me vicine (amici e familiari non convertiti), donandomi il battesimo nello Spirito Santo il 7 dicembre 2007 e dandomi grazia di testimoniare pubblicamente della Sua opera in me con il battesimo in acqua il 15 giugno 2008, sia quella terrena, permettendomi di conseguire la laurea (mentre a fine 2006 ero in procinto di abbandonare gli studi…) e dandomi un lavoro che mi permetta di avere tempo per servirlo, meditare la Sua Parola e frequentare i culti.

Amico, tutto questo non è un sogno, ma è la realtà di ciò che Cristo può fare oggi nella tua vita, come ha fatto nella mia. Egli può donarti la Sua pace e il Suo amore, semplicemente se solo riconosci il bisogno che hai di Lui e lo accetti con sincerità nel tuo cuore chiedendogli di salvarti. Mettilo alla prova, e Gesù si lascerà trovare perché sta scritto: “Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi”, dice il SIGNORE” (Geremia 29:11-14).

Matteo | Evangelo.it

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