OGGI LA TUA VITA INIZIERÀ DA ZERO

Mi chiamo Noemi e ad oggi ho 20 anni. Sono nata in Ungheria e lì è iniziato il mio calvario. Inizialmente sono andata in orfanotrofio, poi casa-famiglia, poi orfanotrofio e poi ancora in casa-famiglia. Un giorno ricevetti la notizia che una coppia voleva conoscere me e i miei fratelli, e così per 40 giorni la frequentammo. Alla fine bisognava decidere se andare a vivere con loro o no, e fu la sorella più grande a decidere per noi. Così ci trasferimmo in Sicilia, in un paesino in provincia di Catania. Non ci ambientammo subito, ma all’inizio sembrava andar tutto bene. Passando i mesi, la coppia che ci aveva adottati iniziò a vietarci di parlare la nostra lingua perché non ci capivano, e così dimenticammo l’unica cosa che univa a tutti e quattro fratelli.

Più crescevamo e più aumentarono i problemi. Non avevo spazi e libertà e non vedevo l’ora di fare 18 anni per andarmene. Arrivati questi 18 anni, mi presi di coraggio, feci le mie valigie e mi diedi all’avventura. Così presi l’autobus e andai a Catania. Iniziai a cercare qualche lavoro e presi tante porte in faccia, ma non mi arresi. Trovai lavoro in una pizzeria: mi davano una miseria, però pagavo affitto, luce e acqua, facevo la spesa e uscivo con mia sorella. Poi per vari motivi dovetti lasciare la casa e cercarne una nuova. Per una settimana fui costretta a dormire nelle scale di un palazzo e pensavo a quanto fosse brutta la fine che avevo fatto.

Nella pizzeria dove lavoravo, conobbi e iniziai a frequentare Fabio, un ragazzo evangelico. Quando vide con i suoi stessi occhi ciò che stavo passando, tornava a casa piangendo, perché mi lasciava su quelle scale in pieno inverno. Una sera iniziò a parlarmi del Signore ma io non gli davo retta, anzi ce l’avevo con Lui perché mi aveva condannata ad una vita che non meritavo. Fabio era stato un angelo mandato da Dio, ma io non lo capivo ancora.

Un giorno, stufa della vita che facevo, entrai al Mc Donald’s e misi il telefono a caricare, cercando qualche stanza economica. Era tanto il sonno che avevo perso che mi stavo per addormentare. Vidi per un secondo una luce abbagliante e mi svegliai con il telefono acceso. Nella pagina del telefono c’era una stanza che si affittava a 120€. Chiamai il mio ragazzo e andammo lì per affittare la casa. Felice della svolta della mia vita, incominciai ad andare nella chiesa che frequentava Fabio. Io ero cattolica, ma mi sentivo atea. All’impatto li presi per pazzi, poi quando mi spiegarono capii. Ci andavo spesso, ma non riuscivo a lodare né tantomeno a pregare… insomma, ero lì ma non ero lì.

Ad un certo punto scoprii di essere incinta e decidemmo di sposarci. Parlammo con il pastore e lui ci disse che non poteva sposarci per via della gravidanza. Io non capii quello che voleva dire e dissi a Fabio di non voler più andare, perché il mio sogno era quello di sposarmi come tutte le coppie. Fabio mi spiegò e provammo a tornare dal pastore per raccontargli la mia storia, ma lui fu irremovibile. Ci allontanammo dalla chiesa ma, un giorno, una nostra cugina ci portò in un’altra. Quando entrai, mi sentii come se fossi di nuovo tra le braccia di mia madre quando mi aveva partorito… una sensazione quasi indescrivibile.

Iniziammo a frequentare tutte le domeniche e un fine settimana andammo a fare un ritiro spirituale. Una sorella della chiesa venne vicino a me e mi disse: “Oggi la tua vita inizierà da zero”. Scoppiai a piangere e tornai al mio posto. Mentre il pastore parlava e aveva dato spazio per pregare, io alzai la mano (quasi mi sapeva strano perché sono molto timida). Insieme a Fabio andammo avanti all’appello e accettammo Gesù Cristo come personale Salvatore, col desiderio di fare un percorso fino al battesimo. Decisi di raccontare la mia storia in lacrime, e quel giorno non posso dimenticarlo perché piansero tutti. Fabio, pur avendo peccato per amore mio, mi aveva portata a Colui che aveva salvato la mia anima.

Delle volte ho i miei momenti deboli, ma non mi lascio trasportare facilmente. Ringrazio il Signore per avermi mandato questo angelo, che a breve diventerà mio marito. Ho sempre avuto il cuore predisposto a Dio, ma ad oggi mi sono davvero arresa a Lui, non faccio altro che lodare, a casa, fuori, in macchina, per far addormentare mio figlio, prego e cerco di condividere dei versi della Bibbia sui social per coinvolgere tutti i giovani come me. Prego affinché un giorno possa trovare la mia vera mamma e domandarle la verità, anche se ormai non serve tanto. Dio non mi ha mai abbandonata, mi ha resa forte e soprattutto vittoriosa. Non esiste madre e padre che possa colmarti il cuore quanto Dio. Ho passato tante cose brutte, ma Dio aveva pronto il Suo piano per me. L’insegnamento che ho avuto da questo tratto di vita è che non bisogna abbattersi alle prime difficoltà, Dio è con noi e se noi abbiamo fede che possa cambiare la nostra vita, Lui lo farà. Dio ha i suoi tempi, ma nessuno e dico Nessuno può distruggere i Suoi piani. Lui esiste ed io ne sono la conferma!

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Vite Trasformate

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