Ora so che non sarò mai più sola

Mi chiamo Victoria e ho 55 anni.

Ripensando alla mia vita oggi, insieme al Signore, mi sembra che ogni anno passato lontano da Lui sia stato sprecato. Ho avuto il privilegio di nascere in una famiglia che credeva in Dio e molte volte ho sentito parlare della Bibbia, ma la cosa mi ha sempre lasciato indifferente.

 

Tuttavia, come nessuno può sfuggire alle circostanze difficili della vita, anche sulla nostra famiglia giunse un duro colpo: nostra madre morì all’età di soli 26 anni, lasciando me e gli altri miei tre fratelli piccoli. Questo evento fece in modo che noi quattro crescessimo molto uniti e con un amore profondo gli uni verso gli altri; ma soltanto chi ha sperimentato la vita da orfano può capire.

Sentivo nell’anima un vuoto immenso, che ho sempre cercato di riempire nelle direzioni sbagliate, allontanandomi sempre di più da Dio. Lui non aveva alcun posto nella mia vita: mi limitavo solo a credere che esistesse e, come molti, a chiedergLi aiuto nei problemi. Non sono mai riuscita a trovare la pace e giorno per giorno speravo di poterla ottenere realizzando le cose “materiali”.

Ho una famiglia con 2 figli e tutto ciò che desideravo era educarli e prepararli alla vita; ma sento di aver sbagliato anche in questo perché non ho insegnato loro ad amare il Signore. Ho vissuto come “nelle tenebre”: piena di incertezze, preoccupazioni e difficoltà insormontabili.

 

La situazione peggiorò ancora, quando il 13 agosto del 2009 morì anche mia sorella Maria dopo una lunga sofferenza dovuta al cancro. Vivendo in Australia, non sono potata starle vicino né in quei momenti così difficili e nemmeno per il suo funerale e la cosa colpì ancora più a fondo la mia anima.

In quella occasione mio nipote mi invio un DVD con la cerimonia evangelica, alcune fotografie ed un lettera nella quale mi descriveva l’ultimo periodo della sua vita. In quella lettera scoprii che mia sorella, prima di morire, aveva realizzato una profonda esperienza di fede con il Signore e nella più dura sofferenza della malattia, lei pregava giorno e notte che Dio si rivelasse nella mia vita e in quella di mia sorella affinchè potessimo un giorno incontrarci nel cielo. Sprofondai allora in una tristezza difficile da descrivere: per un lungo periodo continuai a guardare quel DVD e ad ascoltare quei canti finchè un giorno mi accorsi di qualcosa di sorprendente: ogni parola di quel DVD sembrava essere rivolta personalmente a me.

Era come se Dio mi stesse parlandoed io esaminai la mia condizione: “cosa sto facendo della mia vita?”. Fu proprio in quel momento che il mio cuore, così duro fino a quel giorno, cominciò a “sciogliersi” e piansi come mai prima per la mia vita e soprattutto per i miei peccati nei confronti di Dio.

 

Oggi posso ringraziare il Signore perché per più di 50 anni ha avuto pazienza con me e quando mi sono arresa a Lui non mi ha lasciato in quella condizione di tenebre, ma mi ha  portato “dalla morte alla vita”!

Ed io lo ringrazierò ogni giorno perché non c’è niente di meglio, in questo mondo, della pace e della speranza che provengono da Lui: la sua sicurezza e la sua presenza nella mia vita sovrastano ogni sapienza umana e danno senso ad ogni cosa.

http://www.chiesaevangelicalugo.org/1/ora_so_che_non_saro_mai_piu_sola_8567476.html

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