Pedofilia. Denunciati oltre 32mila video: coinvolti sono tutti bambini maschi. Gli abusi di cui non si parla mai

Ben 32.628 video (distribuiti in n. 328 cartelle, con 800 Gyga Byte di materiale) pedopornografici sono stati sequestrati. Un miniera per la perversione dei pedofili che preferiscono solo ‘maschietti’, bambini di sesso maschile con una età compresa dalla tenera età fino a 14/15 anni. E’ impressionante la maniacale selezione (nomi, età, diciture) e che corrispondono a circa 30.000 minori coinvolti. Una vera e propria vergogna. La conferma che l’abuso sui minori di sesso maschile non è più un tabù e aumenta di anno in anno.
La segnalazione, dopo la scoperta dell’Osmocop di Meter, è del 30 ottobre scorso (il portale è ancora online); la denuncia è stata inoltrata alla Polizia Telematica della Nuova Zelanda (per competenza territoriale) e alla Polizia Postale italiana (Compartimento di Catania) dove le segnalazioni di Meter vengono puntualmente inoltrate per l’azione investigativa e di approfondimento nella cooperazione internazionale.
Un fenomeno che solo negli ultimi anni sta emergendo e le denunce circostanziate di video e foto pedopornografici dimostrano come gli abusi sui bambini di sesso maschile, sono sottostimati e considerati marginali a causa della cultura del silenzio e di tabù che circondano la figura del ‘maschio’, anche lui fragile e, in età minorile, manipolabile e sfruttato. L’abuso sessuale non risparmia nessuno. La conferma è data dalle consulenze che il Centro Meter di ascolto e accoglienza rivela ogni anno. Un dato poco rilevabile a causa di una maggiore vergogna condizionata dalla cultura maschilista dove il maschio è solo predatore e quasi mai vittima di abusi. La violenza sessuale è violenza, non è mai amore o semplice atto sessuale, sia per i minori e le persone vulnerabili, fragili e deboli.
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