‘Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, perché rende grazie a Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e rende grazie a Dio. Poiché nessuno di noi vive per sé stesso, e nessuno muore per sé stesso; perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore.’ (Romani 14:6-8)
Qui Paolo si riferisce in particolar modo ai conflitti tra le diverse chiese. Se qualcuno riconosce di appartenere a Cristo, è figlio di Dio ed è mio fratello! Non importa se la pensa in modo diverso da me in merito al battesimo, alla comunione, sul cibo che si può o non può mangiare o sui giorni della settimana.
Vale sempre il discorso di ieri: fai ciò che ritieni giusto, ma non chiuderti verso l’altro perché ha opinioni diverse dalle tue.
Forse è qualcosa di inusuale per te, ma fatti questa domanda: sei capace di riconoscere come un fratello qualcuno che adora Gesù come Signore, anche se la pensa in modo diverso da te?
Grazie di esistere.
Emmanuel Gau