Per amor di ME STESSO!

Io, io sono; per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati. Is.43:25

Il perdono è un atto di riconciliazione. Credo che almeno una volta nella vita abbiamo perdonato qualcuno. Ci è capitato a distanza di tempo e perfino di anni, che la stessa persona ci abbia fatto nuovamente un altro torto e la nostra reazione è stata quella di giudicarla, condannarla e rimarcare anche sui fatti passati su cui avevano posto il sigillo del nostro perdono.

Cosa c’è di così diverso col nostro modo di perdonare e il verso di oggi? Potrai dire, che Dio oltre a cancellare le nostre trasgressioni, Egli non se le ricorda più! Sì, anche! Ma vorrei che oggi capissimo cosa porta Dio a perdonare “QUANDO”ci pentiamo! È una questione di DNA. Con la frase: PER AMOR DI ME STESSO, non troviamo un narcisismo divino, né banalmente l’attributo dell’AMORE, bensì la MOTIVAZIONE per cui Egli è spinto a perdonare.

Alla luce del Nuovo Testamento (Colossesi 1:20), quando il verso dice: IO, IO SONO, Yahveh preannuncia che a motivo del Messia, ovvero di se stesso come trinità, Egli cancella l’atto accusatorio e non ricorderà il peccato per il sangue versato. Per amor di Me STESSO e non per amor nostro! Non solo perché non potremmo meritarci alcun perdono, ma piuttosto perché, rifiutare un nostro sincero pentimento, renderebbe vano il sacrificio del Suo Figliolo.

Per amor di ME STESSO, IO, IO SONO vi perdono; e noi per amor di Gesù cosa siamo disposti a fare? Dio ci benedica.

Giovanni Praticò

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