Il peso della preghiera

bgkkskxcdfQuanto pesa una preghiera? L’unica persona che, per quel che ne sappia, abbia provato a pesarne una, ancora non lo sa. Al tempo in cui possedeva una piccola drogheria sul lato ovest della città, pensava di saperlo. Era la settimana prima di Natale dopo la II Guerra Mondiale. Una donna dall’aspetto stanco entrò nel suo negozio e gli chiese sufficiente cibo per i suoi figli. Lui le chiese quanto poteva permettersi di spendere e lei rispose: “Mio marito è rimasto ucciso in guerra e non ho niente da offrire se non una piccola preghiera.” Quest’uomo confessa di non essere stato molto tenero in quei giorni. Una drogheria non poteva essere mandata avanti con un servizio di beneficenza per i poveri. Così le disse: “La scriva su un pezzo di carta!” – e ritornò al suo lavoro. Con sua sorpresa la donna tirò fuori dal petto un pezzo di carta e glielo porse da sopra il bancone dicendo: “L’ho scritta durante la notte, mentre vegliamo sul mio bambino ammalato.” Il droghiere prese il foglio prima che potesse riaversi dalla sorpresa e poi si pentì di averlo fatto; cos’altro poteva dire? Improvvisamente, gli venne un’un idea. Senza neanche leggere la preghiera, mise il foglio di carta sul piatto della sua bilancia vecchio tipo. Disse: “Vedremo quanto cibo vale.” Con suo stupore la bilancia non andò giù quando mise una fetta di pane dall’altra parte. Con sua confusione ed imbarazzo non andò giù sebbene lui continuasse ad aggiunger cibo – tutto ciò su cui poteva mettere le mani alla svelta, perché la gente lo stava osservando. Cercò di essere burbero, ma non ci riuscì. Il suo viso divenne rosso e il sentirsi confuso lo faceva arrabbiare. Alla fine, disse: “Bene, questo è tutto ciò che la bilancia potrebbe comunque contenere. Ecco una busta. Dovrà mettercelo dentro lei. Io sono occupato!” Con ciò che sembrava un rantolo o un piccolo singhiozzo, la donna prese la borsa e iniziò a metterci dentro il cibo, asciugandosi gli occhi con la manica ogni volta che il suo braccio era disoccupato. Il droghiere cercò di non guardare, ma non poteva fare a meno di vedere che le aveva dato una borsa piuttosto grossa e che non era abbastanza piena. Così lanciò una grossa forma di formaggio sul bancone, ma non disse niente, né vide il timido sorriso di grata comprensione che luccicava negli occhi umidi della donna, motivato dalla mal celata manifestazione di commozione da parte del droghiere. Quando la povera donna se ne fu andata, il droghiere andò a guardare la bilancia, grattandosi la testa e scuotendola per lo stupore. Poi trovò la soluzione. La bilancia era rotta. Il droghiere adesso è un uomo vecchio. I suoi capelli sono bianchi, ma ancora si gratta la testa nello stesso posto e la scuote lentamente con la stessa espressione sbalordita. Non vide mai più la donna, e viene da pensare che non l’avesse mai vista neanche prima. Tuttavia, per il resto della sua vita, se la ricordò meglio di qualunque altra donna al mondo e pensava spesso a lei. Sapeva bene che non era stata la sua immaginazione perché possiede ancora il foglio di carta sul quale era stata scritta la preghiera della donna: “Per favore, Signore, dacci il nostro pane quotidiano!”

[notiziecristiane.com – Francesco La Manna]

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