Cari fratelli e sorelle in Cristo, amici non è raro, purtroppo, rendersi conto della durezza dei tempi che stiamo vivendo, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Quando ci guardiamo intorno, poi, ci è facile comprendere come questa grande difficoltà interessa l’uomo non solo nella sua sfera economica, ma anche in quella morale e spirituale: un vero e proprio totale “decadentismo”.
Così, è facile notare la disperazione dei padri di famiglia senza lavoro che non riescono a trovare una via di uscita per i loro problemi, così come è drammaticamente alla ribalta la “defenestrazione” dal mondo del lavoro di una intera generazione di ormai ex giovani, ossia la generazione dei quarantenni.
E come non riflettere un momento sul tramonto della moralità dell’uomo; come, infatti, poter spiegare il frequente ricorso al divorzio o all’aborto o al consumo di alcolici, tabacco e di droga? Come poter spiegare la ribellione dei figli verso i genitori o la trascuratezza da parte di quest’ultimi nel trasmettere ai propri figli il valore dell’amore, dell’ubbidienza e del rispetto verso Dio e verso il prossimo?
Non sono questi sintomi di un malessere che serpeggia nell’umanità, Questa situazione terribile, non è forse dovuta alla martellante opera di seduzione e di morte svolta dal diavolo?
E’ così? oppure il demonio è estraneo a tutto ciò? E se egli è innocente a chi dareste la colpa?
No cari amici spirituali, il diavolo c’entra, eccome!!!
Ed ancora una domanda: “di fronte a questo attacco frontale del nemico, come operano i figlioli di Dio?”
Come si comportano i figlioli di Dio verso i bisognosi e verso i peccatori? C’è in loro lo stesso sentimento che riempì il cuore del buon samaritano?
Molti di voi ricorderanno la generosità di quest’uomo nel soccorrere il suo nemico fino a salvargli la vita.
Egli operò in favore del suo nemico, comprendiamo cari amici la profondità e la ricchezza di questo sentimento?
Se, dunque, un uomo può essere così generoso col suo nemico, quanto più chi si dice essere un “figliolo di Dio” può (e dovrebbe) essere ricolmo d’amore verso tutti gli altri uomini?
Eppure l’apostolo Giovanni riscontrò che alcuni che affermavano essere uomini di Dio, poi rimanevano indifferenti nel vedere la sofferenza, anche economica, dei propri fratelli; e quanta povertà ci può essere in un popolo umile e generoso?! Il Signore stesso ebbe a dire che i poveri non sarebbero mai mancati in mezzo al Suo popolo ma perché questo?
Iddio non è potente di scegliersi tutti uomini benestanti? Eppure egli stesso poté affermare che è più facile che un cammello attraversi la cruna di un ago che un ricco poter entrare in Paradiso. perché allora molti poveri sono allora figlioli di Dio? Ecco, che per rispondere a questa domanda ci viene in soccorso proprio il verso dei proverbi 19: 17: “chi ha pietà del povero presta all’Eterno che gli contraccambierà ciò che ha dato”.
Vedete? Il signore vuol vedere nei Suoi figlioli frutti di misericordia, di pietà e di compassione; ma non una dimostrazione sterile di solidarietà, bensì un serio e fattivo impegno da realizzare urgentemente verso i bisognosi. Così facendo opereremo certamente verso il povero, ma è come se questa premura l’avessimo offerta direttamente a Dio. Allora, così, attraverso il povero possiamo ottenere una risposta da parte del Signore, è così! Se io ho bisogno, dunque, e ho necessità che Dio mi risponda, otterrò certamente il Suo aiuto se, con cuore sincero e puro, anch’io avrò contribuito, nel più piccolo, a spezzare le catene di chi geme nel dolore e negli affanni. E’ ciò che analogamente succede a chi ha bisogno del perdono del Signore: “l’otterrà se anch’egli avrà perdonato”. Allora cari amici, volete che Dio vi risponda? Se lo vorrete davvero guardatevi attorno cercando il bisognoso, e trovandolo, operate senza clamore, in segreto; e il Signore che vede e conosce ogni cosa saprà darvi la giusta ricompensa Voglio dirvi di più: “Dio vi ricompenserà 1000, 10000, 100000 e ancora di più”. Portiamo a Dio la nostra offerta d’Amore e la Testimonianza vivente di questo Evangelo che si rivolge non al pigro, non all’avaro, ma a chi ha promesso di assomigliare in tutto e per tutto al Signore dei Signori, al primogenito di ogni cosa, ossia al nostro Dio e Salvatore, il Signore GESÙ Cristo. Amen Dio vi benedica.
Vostro fratello in Cristo Giovanni Di Franco
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