Possiamo avere fiducia nella Bibbia? L’intervista di Simon Edwards

Alla domanda se possiamo fidarci della Bibbia e se veramente possiamo considerarla Parola di Dio, l’apologeta Simon Edwards del ministero internazionale RZIM risponde sì! Sostiene anche di avere più fiducia nella Bibbia oggi, avendola studiata, di quanto non ne avesse all’inizio.

Una delle cose più affascinanti della Parola di Dio, continua il Dr Edwards, è che si rivolge sia alle persone più povere e prive di educazione, sia alle persone con più alti livelli accademici; inoltre, quando esaminiamo le basi storiche di questo libro, scopriamo che risulta positivo a tutti i test che gli studiosi possono fare su un documento storico.

Un primo test degli studiosi è quello di verificare l’accuratezza di un documento storico antico: quanto ciò che possediamo sia conforme al documento originale. Per quanto concerne la Bibbia, il Dr. Edwards sostiene che gli studiosi le attribuiscono il 100% di fiducia nella corrispondenza tra il documento che abbiamo oggi tra le mani e l’originale; ci sono troppi manoscritti per poter sostenere il contrario. Fin dall’inizio, infatti, sono state fatte copie e trascrizioni in molteplici manoscritti che si sono proliferati nei primi anni della chiesa senza che ci fosse nessun controllo centralizzato.

Il Dr. Edwards prosegue esaminando un secondo test fondamentale per gli storici: quanto sia affidabile il documento originale. Ad esempio, gli studiosi si chiedono quanto tempo sia intercorso tra gli eventi scritti e quelli narrati, perché se gli eventi scritti risalgono a più di cento anni dopo si potrebbe mettere in dubbio l’autenticità di questi eventi; ma se gli eventi scritti risalgono a venti, trenta anni dopo l’evento stesso, ci sarebbero persone ancora vive, “testimoni oculari” degli eventi narrati, che potrebbero quindi testimoniare se quanto scritto sia vero. Il Vangelo di Marco è stato scritto venti/trent’anni dopo la morte di Gesù, alcune delle lettere di Paolo cinquanta anni dopo.  Inoltre, volendo ipotizzare il tentativo di inventare una nuova religione, gli eventi narrati nei Vangeli risulterebbero inconvenienti: la testimonianza di una donna non aveva la medesima autorità della testimonianza di un uomo; eppure nella Bibbia leggiamo che furono le donne le prime testimoni oculari della resurrezione di Gesù, perché è ciò che effettivamente è accaduto. La Bibbia supera anche questo test con il massimo dei voti!

Il Dr. Edwards prosegue con l’ultimo test che fanno gli storici: quanto di ciò che si sta affermando in un documento antico corrisponda con altre fonti al di fuori di esso. Nella Bibbia possiamo notare che alcuni nomi del Nuovo Testamento sono accompagnati da descrizioni, ad esempio: “Maria Maddalena”, “Maria la mamma di Gesù”, “Simon Pietro”, “Simon Mago”, “Simone Zelota”; altri nomi, invece, non hanno nessuna descrizione, ad esempio Barnaba.  La ragione è che certi nomi erano molto comuni, altri no. Soltanto circa quindici anni fa gli storici hanno potuto mettere insieme i nomi effettivamente popolari in quel determinato periodo storico e confrontare questi con quelli che sono i nomi comuni nella Bibbia; si è potuta riscontrare concordanza tra i primi e i secondi.

La Bibbia, conclude il Dr Edwards, supera ogni test degli studiosi con il massimo dei voti, ma il test più importante rimane sempre quello personale:

“Se non hai mai letto la Bibbia per te stesso, allora fallo! Tante persone, infatti, nella loro lettura della Parola di Dio, più che un libro antico, hanno incontrato Colui che ha trasformato la loro vita: Gesù Cristo.”

missioneparadiso.it

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