Possiamo benedire il peccato?

Che lo spirito di Sodoma, in generale, sia già entrato sotto varie forme in diversi contesti evangelici lo sapevamo, ma legittimare e/o stravolgere i pensieri di Dio per adeguarli “all’andazzo di questo secolo” e trattarli alla stregua di precetti divini non può essere più tollerato: eppure, questa realtà si è da poco compiuta! Infatti, al Sinodo 2017 delle Chiese Valdesi e Metodiste in quel di Torre Pellice (Torino), a grande maggioranza dei credenti elettori è stato approvato il documento “Famiglie, matrimonio, coppie, genitorialità” che sancisce, in conformità giuridica e civile alla legge Cirinnà, la “benedizione liturgica” per le coppie di fatto e quelle omosessuali.

La Commissione Famiglie ha dichiarato che per le persone interessate non si esclude alcuna preghiera di intercessione ma si ratifica formalmente una evoluzione resa necessaria con la nuova legge Cirinnà in materia di tutela dei diritti delle persone dello stesso sesso. Nel ricordare al lettore che le medesime Chiese metodiste e valdesi già nel 2010 avevano introdotto la possibilità di benedire la relazione di coppie omosessuali, cosa di fatto avvenuta in alcune comunità del paese, ciò che stride è che per potersi adempiere una condizione simile debba sussistere “almeno” il requisito che uno dei due partner sia membro di chiesa. Quindi, è sufficiente che uno dei due componenti la coppia di fatto o omosessuale frequenti la comunità, come a dire che oltre al danno si aggiunge la beffa. Ma satana c’entra in tutto questo? Per me si, anche perché i valdesi hanno stretto rapporti “spirituali” (.) con il papa argentino Bergoglio che ha solidarizzato con gli evangelici durante il Cinquecentenario della Riforma Protestante dimostrando così scarso discernimento sul senso dell’unità spirituale gradita all’Eterno. Beh, il diavolo è astuto nel citare le scritture, come accadde con Adamo ed Eva in Genesi 3:1 e poi con Gesù in Matteo 4:3, ragion per cui non mi meraviglio se questa clausola che uno dei due sia cristiano si ammanti di spiritualità per giustificare lo scempio approvato.

Certamente i gay e i separati e divorziati vanno amati e compresi, ma di sicuro costoro non possono essere incoraggiati a rimanere nel loro stato di disubbidienza e di peccato per amor di sentimentalismo emotivo: se il Signore ci esorta del continuo a non adeguarci alle regole del mondo (non conformatevi …), su che base biblica al Sinodo si è deciso l’esatto contrario? Chi ha ispirato i relatori responsabili di questa proposta?  E’ stato lo Spirito di Dio o lo spirito che è tuttora all’opera negli uomini ribelli (Efesini 2:2)? Guai a chi chiama bene il male e male il bene, dice Isaia (cap. 5:20), ma credo che Pietro Valdo si rivolterebbe nella tomba all’udire questa novità soprattutto perché i valdesi e i metodisti moderni – a mio parere – sono stati sedotti perché non hanno aperto il cuore all’amore per la verità. Ed è per questo che, forse, Dio mandi loro efficacia d’errore perché credano alla menzogna (2^ Tessalonicesi 2:11). Gesù non mi pare consigliò l’adultera di continuare a “battere il marciapiede” per mantenersi finanziariamente, ma viceversa la invitò ad abbandonare il peccato, perciò non possiamo lasciare che degli omosessuali o conviventi naturali si perdano eternamente. Dio chiederà conto a chi non ha ammonito l’empio (Ezechiele 3:18), se ricordo bene. Pertanto, poiché stiamo vivendo davvero negli ultimi tempi (dopo il sisma ad Ischia, il potente uragano Harvey sta devastando il Texas!), invito chi legge a dissentire da questa legge appena accolta e a difendere strenuamente il vangelo, anche confrontandosi con pastori e fratelli che si stanno “aprendo” alle teorie della famiglia allargata e teorie gender.

Dio ci chiama alla “santità”, non a simpatizzare col peccato! Gli omosessuali hanno bisogno di ravvedersi per essere salvati, ma di certo essi non vanno incitati a indulgere su delle pratiche che offendono Yavhè e su cui la scrittura è abbastanza chiara: “non vi illudete; nè adulteri, né effeminati, né sodomiti erediteranno il Regno di Dio (1^ Corinzi 6:9).

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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