Prima bestemmiavo… ora parlo di Gesù!

1-Ponder-1036533 (1)Mi chiamo Umberto, sono nato in una famiglia di religione cattolica ma non praticante, anche se in famiglia mio padre aveva un fratello prete e mia madre un cugino anch’egli prete. Sono stato educato senza il timore di Dio e purtroppo ne ho pagato le conseguenze.
Con la prima comunione avrei dovuto frequentare il catechismo e, quindi, conoscere qualcosa in più circa la mia religione e Dio; ma mio zio prete, mi invitò semplicemente a ripetere le formule che recitava.
Finalmente, dopo un’adolescenza passata nell’ozio, mi sposai, anche se in giovane età, con una brava ragazza che, al contrario di me, aveva una buona infarinatura della nostra religione. Tuttavia, non andavamo mai a messa, le uniche occasioni sono state quelle del battesimo delle nostre figlie.
La mia vita si svolgeva in modo molto caotico:
ero sempre impegnato per il lavoro e mai per la mia famiglia, e il tempo che mi rimanevo lo utilizzavo per fare cose di cui oggi mi vergogno. È chiaro che non ero felice, infatti, la mia salute psichica cominciò a precipitare. In quel periodo ero molto nervoso e i miei genitori cominciarono a preoccuparsi; feci un colloquio con uno psicologo, che dopo aver ascoltato accuratamente tutti i miei problemi mi prescrisse una terapia che procurava sonnolenza. Mi disse di prendere una compressa al giorno, così feci, e mi sentivo più calmo, ma iniziai ad assuefarmi e tutto tornò come e peggio di prima. Avevo degli incubi di notte e non riuscivo a riposare, avvertivo delle strane presenze, allora lo raccontai a mia moglie, la quale mi disse che dovevamo frequentare di più la chiesa.
In quei giorni, ricordai che a lavoro c’era con me un giovane che diceva d’essere di religione evangelica; pensai che se esisteva il diavolo, c’era anche Dio. Mi recai da questo giovane e gli spiegai la mia situazione; ero curioso di sapere qualcosa in più sull’argomento. Ricordo la prima domanda che gli feci: “Io sono ignorante in materia, ma Dio e la Madonna si sono sposati ed è nato Gesù?”. A questa domanda, il giovane spalancò gli occhi e si rese conto della mia condizione. Devo dire che con tanto amore ed entusiasmo mi spiegò chi era Dio e chi Gesù, mi presentò il piano della salvezza dicendomi: “Tu sei nel buio ed ora hai bisogno della luce, quella del Signore”. Da quel giorno, ogni mattina che mi recavo in ufficio, gli chiedevo di raccontarmi una parabola di Gesù, e così, cominciai a leggere la Bibbia che lui stesso mi regalò. Iniziai a fargli tante domande riguardanti la salvezza e lui mi disse che era arrivato il momento di chiudermi nella mia camera e pregare il Signore, chiedendoGli di perdonarmi per i miei peccati e di purificarmi col Suo prezioso sangue sparso per noi. Ebbene, così feci: all’inizio ero intimorito, ma dopo un po’ sentii la presenza del Signore come un gran calore nel petto e in tutto il corpo, piansi tanto, ero salvato.

Da allora iniziai a frequentare la comunità evangelica. Ero così cambiato che mia moglie mi disse: “Ma cosa ti è successo? Tu prima bestemmiavi ed ora mi parli del Signore?”. Invece i miei genitori, visto il mio enorme cambiamento, mi consigliarono di abbandonare la comunità e mi invitarono ad un colloquio con mio zio prete, con la speranza di distogliermi. In quel tempo avevo letto solo il vangelo di Matteo, tuttavia riuscii a rispondere a tutte le domande di mio zio. I suoi occhi incrociarono lo sguardo dei miei genitori in segno di arrendimento e alla fine, quasi esausto, disse: “Nipote, ascolta, tu dici che Dio è amore, non preoccuparti quale religione segui, Egli alla fine perdonerà tutti”. Gli risposi: “Zio, Dio è amore, e lo ha dimostrato dando il Suo unico Figlio per noi, ma Egli è anche un Dio di giustizia”. Dopo un anno ho fatto pubblica confessione della mia fede con il battesimo in acqua, e l’anno dopo, anche mia moglie, la quale desiderava un figlio nella grazia e così ci è stato concesso da Dio. A distanza di cinque anni dalla mia salvezza, posso affermare che sono molto felice e che “io e la mia famiglia serviamo l’Eterno”. Dio ci benedica.

da: chiesaadiconegliano.blogspot.it/

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