Processo inevitabile

Nel corso della prigionia di Giuseppe, furono incarcerati con lui due uomini i quali in precedenza erano stati al servizio del faraone: un panettiere ed un coppiere.

Durante la detenzione, il panettiere ed il coppiere faranno entrambi un sogno. Fecero sogni differenti, dei sogni che avevano in sé il significato di quello che sarebbe loro successo da lì a breve.

Due servitori i quali precedentemente si trovavano al servizio del faraone, quindi persone onorate, ben retribuite, persone che stando alla corte del faraone godevano dei privilegi. Non sappiamo esattamente quale fosse la loro colpa, sappiamo solo che la scrittura dice che “offesero” il faraone e finirono in prigione.

L’OFFESA presuppone un uomo che fa un “danno” ad un altro, con atti o parole, un danno che va a ledere la dignità. L’offesa supera i limiti e i confini che vi sono all’interno di una relazione. Può rappresentare la violazione di un principio, di un etica, di un comando.

L’offesa crea inevitabilmente delle “prigioni”.
Tempo fa parlavamo del passo in Proverbi 18:19: “Un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza; e le liti tra fratelli sono come le sbarre di un castello.”

⦁ Andiamo al nostro testo Genesi 40:1-23;
Panettiere e coppiere a causa di un offesa fatta si ritrovano ad essere per l’appunto in prigione.

Continuando la lettura di Genesi 40, vediamo che i due fecero un sogno che aveva un significato. Al mattino erano tristi perché compresero che il sogno fatto aveva una spiegazione ma loro non erano in grado di capire.

Giuseppe vede la loro tristezza, ascolta il loro dilemma e dice: “Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego” (8).

Molto spesso nella Parola troviamo che Dio ha parlato agli uomini attraverso dei sogni. Basti citare: Giacobbe, Giuseppe, Faraone, Salomone, Nabucodonosor, Giuseppe genitore di Gesù, ecc…

Quando Dio voleva parlare attraverso i sogni (non parliamo di visioni) provvedeva anche un interprete (ove fosse necessario), come per esempio si usò per l’appunto di Giuseppe e di Daniele.

Giobbe dirà: “14 Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada; 15 parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; 16 allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti” (33:14-16)

Perchè Dio dovrebbe in alcuni casi utilizzare i sogni per parlare, quando, può usare altri mezzi per farlo? Con alcuni credo che Dio utilizzi i sogni per parlare perché quando essi dormono la loro mente non può contrastare il messaggio di Dio.

Anche nel Nuovo Testamento Dio ha guidato attraverso i sogni. Come per esempio lo ha fatto non meno di quattro volte per Giuseppe (Matteo 2) e per la moglie di Pilato (Matteo 27:19).

Pietro durante il giorno di Pentecoste, durante la predicazione ricorderà le parole del profeta Gioele:

“16 ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele: 17 “Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. 18 Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno.” Atti 2:16-18

Non intendo fare uno studio sui sogni, ma affermare che anche oggi Dio può parlare attraverso di essi.

⦁ Ritorniamo al nostro testo;

Una frase che ha attirato la mia attenzione è stata la descrizione del sogno del coppiere.
“Nel mio sogno, mi stava davanti una vite; in quella vite c’erano tre tralci; mi pareva che essa germogliasse, poi fiorisse, e desse infine dei grappoli d’uva matura” (9-10).

⦁ I tre tralci indicavano per l’appunto tre giorni.
⦁ Il sogno ha un inizio e un completamento.
⦁ Nella descrizione io vedo un processo.

A. Nella prima parte della narrazione viene definito il TEMPO (tre tralci-tre giorni).
B. Nella seconda parte della narrazione viene definito il PROCESSO (germoglio- fioritura- uva matura).

Come in natura le cose subiscono un processo, così molto spesso avviene anche nel regno di Dio, le cose hanno una progressione: un inizio, un’espansione e poi la completezza.
Non tutto avviene in un istante, non tutto all’improvviso.

Il sogno che Dio dà, in genere, non lo si vede realizzato all’improvviso. Molte volte Dio ha operato in un’istante stravolgendo l’ordine della natura, altre volte c’è stata una progressione nell’operato di Dio. Il fatto che ci sia una progressione non indica che quell’azione sia meno POTENTE dell’azione istantanea.  Sicuramente l’evento ISTANTANEO crea maggior stupore dell’evento PROGRESSIVO, perché tutte le emozioni sono concentrate in una tempistica molto stretta. Se in alcuni casi Dio opera in maniera progressiva, non indica che ci sia un OSTACOLO o un QUALCOSA che è di impedimento per Dio. A DIO NIENTE È IMPOSSIBILE!

La saggezza con la quale Dio opera noi non la possiamo comprendere, ci proviamo, ma non sempre nel modo corretto e completo. Dio sta dando delle istruzioni a Mosè rispetto alla terra promessa (SOGNO) e alla sua conquista.

Dio dirà: “Non li scaccerò dalla tua presenza in un anno, affinché il paese non diventi un deserto, e le bestie dei campi non si moltiplichino a tuo danno. 30 Li scaccerò dalla tua presenza a poco a poco, affinché tu cresca di numero e possa prendere possesso del paese” Esodo 23:29-30

La presa della terra promessa era qualcosa d’importante. Dio aveva promesso un’eredità al suo popolo e niente e nessuno avrebbe impedito che questo si adempisse.

LA TERRA PROMESSA E’ IMPORTANTE PERÒ NON È LA PRIORITÀ DI DIO
Qualcun altro e qualcos’altro ha per Dio la priorità rispetto alla terra di Canaan.
A. Quel qualcun altro è il suo POPOLO

B. Quel qualcos’altro è:
⦁ La salute del popolo (le bestie…a tuo danno)
⦁ La loro crescita e sviluppo (cresca di numero)
⦁ Il successo del suo popolo (possa prendere possesso)

Per la conquista di Canaan ci sarebbe stata una PROGRESSIONE, avrebbero preso il possesso: POCO a POCO. Dio desidera metterci in possesso dei Suoi sogni per la nostra vita, famiglia, comunità, città e nazione.

La priorità è sempre per il Suo popolo:
⦁ La salute fisica e spirituale
⦁ La sua crescita
⦁ La riuscita e il successo nel regno di Dio

Quello che Dio ha in cuore per il suo popolo ha una progressione: “germoglio – fioritura- maturazione”.

Quello che Dio desidera per la nostra vita, ha lo stesso scopo. Egli desidera darci le cose, farci raggiungere delle mete, ma OGGI ti dice che questo avverrà in modo progressivo.
La cosa è nata, deve fiorire e maturare.

Il tempo nel quale questo avverrà è stabilito! Per il coppiere fu di tre giorni, per noi?

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com

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