PROFUMI PROFANI…

image-23LE OPERE CHE FACCIAMO NEL SIGNORE SONO …ODORE DI PROFUMO SOAVE?
È l’ambizione il motore di molti di noi, una necessità forte quella di diventare operanti nel Signore, desideriamo un servizio, una mansione, se non dono, un ministerio. Aspettiamo di ricevere la nostra “chiamata” o almeno che qualcuno ci dica qualcosa!
Vediamo … Pastori, Apostoli, Evangelisti, Profeti e Dottori proclamare le meraviglie di Dio e vorremmo essere scelti anche noi a tale scopo, poco consapevoli che una grande sofferenza accompagna queste “nomine” in attesa, forse, della gloria futura.
Nella Chiesa si gioca in squadra ci si aiuta e ci si sostiene, ogni membra è funzionale all’altra, la vittoria tuttavia è individuale e il pagamento pure!
In seno a questo ordine possiamo essere “facitori” per essere giudicati poi nel giorno del Signore ed entrare nel Regno celeste come sposa di Cristo.
Ap 20:15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.
NON È TUTTO ORO CIÒ CHE RILUCE
Come dicevo è una necessità, sorretta primariamente dallo zelo, quella di darsi da fare, ed ecco il nostro impegno va in mille direzioni, dall’aiutare il nostro prossimo a fare faccende, dall’essere disponibili sempre a farsi in quattro per la nostra comunità, insomma siamo spesso più Marta che non Maria.
Certamente la Chiesa deve essere un’organismo perfetto dove ogni cosa ha un senso e ogni persona una mansione ben definita, dove ogni servizio è fondamentale, affinché nell’ordine si possa manifestare la Grazia del Signore.
Ogniuno è stato chiamato, non a caso, a mo’ di Big Bang, ma specificatamente per essere promotore di una parte della chiesa.
Non c’è migliore o più bello, più importante o meno nobile compito.
In meccanica esistono meccanismi molto complessi dove la vite più piccola sostiene tutto il movimento.
Marta andò dal Signore con un’attitudine casalinga, mondana, come gestore della casa e delle mansioni, sentendosi responsabile del buon andamento della stessa (compito necessario pure quello)  per dirgli:” Digli tu di darsi da fare!” Mentre Maria altroché se faceva … adorava ai piedi del Signore.
Maria compiva la sua opera, adorava Il Signore che aveva davanti a se, bagnava i suoi piedi di lacrime e li asciugava con i suoi capelli, immersa nel sublime amore divino, come potrebbe essere altrimenti al cospetto di Dio? Come dedicarsi ad altro in Sua presenza.
Affinché ciò avvenga, erroneamente vorremmo mettere a disposizione i “nostri” talenti, quei talenti che proprio il Signore ci ha donato, quei talenti che abbiamo ( privi di conoscenza ) sviluppato per l’uso naturale.
Sovente ci autonominiamo discepoli mettendo a servizio proprio ciò he al Signore non serve: la nostra impronta caratteriale, quello che abbiamo amato esaltare di noi stessi, quello che abbiamo creato di noi nel mondo, in sostanza diciamo, io sono così, così e così, usami Signore, il Signore invece ci dice vorrei che tu fossi così, così e così, finché ti possa usare!
“Ma io ho difficoltà di linguaggio” disse Mosé. “Non sono io che ho creato la bocca?” rispose il Sognore.
COME UN UTENSILE
Nel tempo gli uomini hanno imparato a costruire attrezzi, utensili e oggetti vari per utilizzarli specificatamente.
Una pietra … una selce ad esempio, è una pietra! quella è la sua natura, nessuno può metterlo in dubbio, ma opportunamente lavorata, battuta, levigata può diventare un’arma, un coltello, la punta di una lancia o di una freccia, un ascia.
Ciò è vero per ogni cosa
30 Mosè disse ai figli d’Israele: «Vedete, il SIGNORE ha chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda; 31 lo ha riempito dello Spirito di Dio, per dargli sapienza, intelligenza e conoscenza per ogni sorta di lavori, 32 per concepire opere d’arte, per lavorare l’oro, l’argento e il bronzo, 33 per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori. 34 E gli ha comunicato il dono d’insegnare: a lui ed a Ooliab, figlio di Aisamac, della tribù di Dan. 35 Li ha riempiti d’intelligenza per eseguire ogni sorta di lavori d’artigiano e di disegnatore, di ricamatore e di tessitore in colori svariati: violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino, per eseguire qualunque lavoro e per concepire lavori d’arte».
Coloro che fusero il vitello d’oro dovevano essere certamente dei bravi artigiani orafi, abili nel lavorare minuziosamente i metalli, a fondere, a cesellare, erano sicuramente del mestiere ma, nella loro opera non erano stati chiamati da Dio ma dagli uomini, quindi il loro obbiettivo non poteva essere che: umano e carnale.
La Bibbia cita molti di questi esempi per compiti importanti e no, Saul fu Re secondo il cuore del popolo, Davide secondo il volere Divino.
Capitani, Faroni, Re, Profeti, Discepoli o Servi e persino asine mute ma tutti scelti per un compito ben preciso.
C’è un tempo di maturazione in cui il seme germoglia, produce uno stelo, un arbusto non ancora definibile, c’è un tempo in cui metterà le foglie, un tempo in cui sarà esposto alle intemperie della bufera, c’è un tempo in cui si dovrà piegare, un autunno, un inverno, una primavera, un tempo in cui darà frutto allora si! … Si vedrà la sua vera natura, a quale famiglia appartiene.
La chiesa è il giardino in cui cresce questo arbusto, una vite? Un fico? Un cespuglio di rovi? zizzania? …ma?! Chi lo può dire.
In questo giardino il Signore ci coltiva, ci pota, ci concima,  in questo stesso giardino Gesù è foglia di guarigione è  albero della vita, in questo luogo lo Spirito Santo ci istruisce e ci sostiene.
… Quando farai un altare che sia di pietre non lavorate insegna la scrittura, questo perché non ci sia mano d’uomo nella crescita verso il Signore, (noi seguiamo i nostri orizzonti) affinché  non ci sia una preparazione umana, statica, tradizionale, religiosa, perché il giorno che saremo chiamati ad offrire il nostro profumo, questo non sia profano.
Le 10:1 Nadab e Abiu, figli d’Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra dell’incenso, e offrirono davanti al SIGNORE del fuoco estraneo, diverso da ciò che egli aveva loro ordinato. 2 Allora un fuoco uscì dalla presenza del SIGNORE e li divorò; così morirono davanti al SIGNORE.
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Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com
copyright©francescoblaganò 9/2016

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