QUANDO DISTA IL CAVALLO NERO DELL’APOCALISSE?

In diverse epoche storiche della bibbia troviamo narrate talune circostanze scaturite da calamità resesi “necessarie” per l’adempimento di alcuni eventi profetici, come ad esempio la carestia al tempo di Abramo (Genesi 12:10) che costrinse il patriarca a cercare rifugio in Egitto dove scambiò Sara come sorella per timore del Faraone, quella al tempo di Isacco (Genesi 26:1) e quella ai tempi di Giuseppe che poi divenne vicerè d’Egitto (Genesi 41:54-56).

Facendo un salto di millenni ad oggi, in Apocalisse 6,5-6 si prospetta una carestia di immani proporzioni simboleggiate dal cavallo nero (.) che diventa realistica a motivo del conflitto in Ucraina, dato che entrambi i paesi sono fornitori di grano per un buon 40% sia per l’Europa che per il medioriente; medioriente che sopravvive grazie a questo bene primario che rappresenta la sua prima risorsa alimentare. Se a questo aggiungiamo la riduzione di import dei prodotti agricoli in tutta l’area mediorientale per l’emergenza covid, nonché lo stallo politico iniziato nel 2012 al tempo della c.d. “primavera araba” (Tunisia, Libia, Siria), lo scenario prossimo nei paesi del Mediterraneo si fa assai critico: come risaputo, la Russia è un grosso fornitore di gas per mezza Europa e produttore di fertilizzanti agricoli, il che prepara quello scenario futuro che vedrà entrare in gioco Israele. Perché dico questo? Perché il governo di Netanyahu, probabilmente, si proporrà da paese alternativo per la fornitura di grano e di gas, oltre che per i prodotti fertilizzanti di cui è uno dei maggiori produttori e fornitori al mondo, non appena la siccità e la carestia presenteranno il conto ai paesi della Nato.

E’ notorio che per contrastare l’infertilità dei suoli, anche per le ripetute e continue calamità climatiche (uragani, caldo torrido, inondazioni) che colpiscono il pianeta con intensità di giorno in giorno, il potassio e altri prodotti chimici rappresentano l’unica soluzione alla siccità ambientale; inoltre, Israele dispone di giacimenti marini tali da sostenere la nazione per moltissimi anni, e lo stesso paese sfrutta le risorse biologiche per mantenere costante la produzione di prodotti della terra fra cui eccelle il grano. Il cavallo nero non parla di carestia globale? Quindi, la drastica riduzione di prodotti cerealicoli per il conflitto in Ucraina, ancorpiù aggravato dall’abbandono delle terre da parte dei profughi molti dei quali senza più casa e viveri, favorirà a mio parere questo terribile scenario mondiale in linea con Matteo 24,7 (carestie), tant’è che le minacce russe di non fornire più i paesi importatori diventeranno purtroppo una triste realtà.

Oltremodo, le pesanti sanzioni imposte dal Consiglio Europeo spingeranno l’U.E. a cercare altrove fornitori di gas e altro, ma nello stesso tempo la Russia ritirerà le sue scorte dai paesi dell’Unione col risultato che prima o poi ogni scorta energetica e/o alimentare dovrà esaurirsi. Esagerato? Impossibile? Beh, sta di fatto che di fronte alle coste israeliane sorge un enorme giacimento petrolifero scoperto anni fa, tale da sostenere il paese per moltissimi anni, mentre lo stesso Israele produce fertilizzanti a base di potassio che al momento utile diventerà un bene ambito da chi ne è sprovvisto e deve affrontare carestia e siccità. Peraltro, per potersi realizzare ciò che è scritto per il futuro del mondo è necessario un “movente” politico o finanziario che innesti la spirale di violenza…., sicchè sarà il porsi come paese alternativo alla Russia che spingerà l’oriente e il nord (Russia, Cina) a osteggiare il governo di Netanyahu, reo di disporre di una tale ricchezza energetica e biologica che la renderà invidiata agli occhi del mondo.

E’ ancora presto per questo evento? A che punto ci troviamo oggi? Ricordo al lettore che nell’area dell’odierna Turchia (paese autarchico con Erdogan al comando), un tempo Mesopotamia, stanno “legati “ i famosi quattro Angeli del fiume Eufrate (Apocalisse 9:14), grande fiume che dovrà prosciugarsi per essere attraversato agilmente dai re che vengono dall’oriente (Russia, Cina?) secondo Apocalisse 16:2, ragion per cui tutto il disordine attuale propende per questi futuri avvenimenti di portata mondiale.

Nel mezzo di questo contesto bellico non va dimenticato di citare la “riunione di preghiera” esoterica in suolo russo da parte di un’associazione di streghe, riunitesi pubblicamente per propiziare la vittoria di Putin e maledire gli ucraini, evento di cronaca per nulla biasimato dal governo di Vladimir, il quale rituale conferma come la magia (Apocalisse 9:21) sarà anch’essa protagonista del clima finale della Babilonia religiosa e finanziaria degli ultimi tempi. Se non erro, anche un certo Adolf Hitler si servì di rituali esoterici carpiti a degli stregoni tibetani all’epoca del nazismo, il che spiegherebbe quel “plagio” psichico di un esercito tedesco incapace di ribellarsi al suo stesso capo: gli occhi spiritati di migliaia di soldati tedeschi quasi stregati dal volto di Hitler la dicono lunga! E se pensiamo che l’uso delle droghe ottenebra la mente, l’occulto calza bene con la magia e il potere. Ed entrambe sono poteri in mano al nemico. Riflettiamo.

Salvatore Di Fede

http://notiziecristiane.com

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