Quanto ci costa abbandonare il giudizio e imparare la misericordia!

I farisei, vedendo che Gesù mangiava e beveva seduto a tavola con pubblicani, peccatori e prostitute, si scandalizzarono, perché secondo le loro convinzioni religiose, quei peccatori erano scarti della società di cui neanche Dio si sarebbe mai curato.

Purtroppo, a volte, cari fratelli e sorelle, dobbiamo dire la verità.. anche noi credenti ci comportiamo in questo modo anticristiano. Vediamo una persona, che può essere un familiare, un parente, un conoscente che vive una vita nel peccato più profondo di questo mondo, e subito pensiamo “quella persona sta veramente inguaiata, neanche Dio può cambiarla”; e iniziamo a sentenziare sulla vita di quella persona e a limitare il potere che Dio ha di trasformare la vita di ogni individuo.

Io credo che il sentimento che deve muoverci verso i nostri simili debba essere il perdono, l’amore e la misericordia. Purtroppo, mi accorgo che spesso ci ergiamo su coloro che reputiamo peccatori, mossi da uno spirito di giudizio religioso e di vendetta divina. Questo non va bene. Gesù ci ha ordinato di “essere misericordiosi”!

Dobbiamo abbandonare il giudizio e imparare la misericordia. E, quando incontriamo una persona persa nel peccato più profondo di questo mondo, vedere in quella persona un possibile figlio o figlia di Dio. Questo è quello che Dio vuole da noi.

Alessio Sibilla

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