Ragazzi minorenni documentano sul web l’aggressione ad un anziano

Il web raccoglie molti video che, invece, non avrebbero motivo di esistere.

A Casalguidi, in provincia di Pistoia, cinque minorenni, tra i 13 e i 16 anni, hanno incontrato un anziano e, invece di aiutarlo ad attraversare la strada, a portare le buste della spesa, gli hanno tolto il bastone che gli serviva per sorreggersi. Invece di salutarlo con rispetto, lo hanno fatto cadere e, ridendo di lui, hanno filmato e postato la scena.

Le loro gesta sono state ritrovate in web, dunque, come se fossero frutto di una bravata senza importanza o un’impresa di cui vantarsi, agli occhi del mondo intero.

Lui, l’anziano signore, è Angelo Brozzi, ha 76 anni ed è invalido. E’ un imbianchino in pensione e non voleva parlare di quello che aveva subito, ma solo dimenticare.

Ma -si sa- il web non dimentica e non nasconde e, sulla pagina Facebook dei ragazzi, i commenti al video hanno provveduto ad accusare e ad identificare gli autori del misfatto.

Inoltre, c’era stata una testimone dei fatti: “Ho visto i ragazzi avvicinarsi e aggredire l’anziano”. “Ho gridato per chiedere aiuto, poi ho soccorso l’anziano e ho chiamato l’ambulanza”.

I ragazzi, che hanno schernito e maltrattato il signor Angelo, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, in poco tempo (aiutati anche dal video, dalle tracce di esso sui loro cellulari e dal vestiario che indossavano), e verranno indagati per tentato furto con strappo.

Il Vicesindaco del paese, il signor Federico Gorbi, afferma: “Per fortuna ha riportato solo qualche ecchimosi e qualche escoriazione. Ma l’episodio è gravissimo”. “I ragazzi sono tutti italiani (…). Episodi di questo genere da noi non si erano mai verificati. (…) Dispiace che si sia superato un limite finora mai superato. E’ questo che amareggia e preoccupa di più”.

Ed è quello che pensiamo anche noi, nella speranza che i familiari di questi ragazzi sappiamo ri-educarli al dovere civico, come al rispetto per gli altri e per gli anziani che, già con tanta difficoltà, si muovono per le nostre strade.

“C’è bisogno di fare una riflessione su questi temi. Proveremo ad individuare dei percorsi condivisi con le forze dell’ordine, so che la questura di Pistoia, ma anche il comando dei carabinieri, sono sempre disponibili ad individuare dei percorsi educativi a sostegno delle scuole e delle famiglie, che servono a prevenire fatti come questi e ci muoveremo in questa direzione”. “Sono fatti che amareggiano profondamente e che vanno stroncati sul nascere, prima che si diffondano ulteriormente”.

Antonella Sanicanti

Fonte

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