Ma che cosa viene insegnato ai figli nelle famiglie musulmane? Che educazione ricevono nelle loro moschee, nei loro centri culturali, ultimamente anche nelle loro scuole?
C’è da chiederselo, dopo quanto avvenuto in una chiesa cristiana a Lignon, nei pressi di Ginevra, in Svizzera, lo scorso 27 settembre. Chiesa devastata dall’incendio appiccato da due ragazzetti islamici. I quali, trionfanti, definirono «eccellente» l’allucinante spettacolo, gridando ed insultando i Cristiani. In quel momento una famiglia si stava preparando per un Battesimo nel salone delle feste, nel sottosuolo del tempio. Nessuno di loro è rimasto ferito, né il parroco, né quattro religiose, presenti in quel momento. C’è stato solo un ricovero in ospedale, una persona rimasta intossicata dal fumo provocato dalle fiamme. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha salvato dal rogo anche una scuola vicina. A darne notizia, è stato il quotidiano on line Forum Libertas.
Essendo minorenni, i due giovani non sono neppure penalmente responsabili. Se la stessa cosa fosse capitata ad una moschea o ad una sinagoga, che tipo di reazione vi sarebbe stata? Come i media avrebbero commentato la vicenda? Sull’accaduto, di contro, è caduta una inquietante coltre di silenzio: nessuna accusa di cristianofobia, nessuna verifica dell’humus culturale in cui son cresciuti i due piromani in erba, niente di niente. Solo il Sindaco, Yvan Rochat, limitatosi a dirsi soddisfatto per il fatto che la chiesa fosse coperta da assicurazione: «Questa è una buona cosa!», ha commentato. Tutto qua.
Tratto da: http://www.nocristianofobia.org/
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