“RAVVEDITI!”… MA COSA SIGNIFICA VERAMENTE?

Per anni ci hanno urlato: “Ravvediti, pentiti, cambia vita… e allora Dio ti perdonerà.”
Peccato che il Nuovo Testamento, nel greco originale, dica esattamente l’opposto.

La parola usata nei Vangeli e negli Atti per “ravvedimento” è μετάνοια (metanoia), da meta = cambiamento, e nous = mente, pensiero, comprensione.
Non è penitenza. Non è mortificarsi. Non è un’emozione.
È un cambiamento di mentalità, un ripensamento radicale alla luce di una rivelazione.

E sai cosa provoca davvero la metanoia?
Non la paura dell’inferno.
Non il senso di colpa.
Ma la bontà di Dio.

Romani 2:4 (greco):
ἀγνοῶν ὅτι τὸ χρηστὸν τοῦ θεοῦ εἰς μετάνοιαν σε ἄγει;
“Non riconosci che la bontà (chrēstotēs) di Dio ti conduce alla metanoia?”

La bontà ti conduce (agei) — non ti costringe, non ti minaccia. Ti attira con amore.

Un esempio perfetto? Luca 5:8.
Quando Simone vede la barca riempita oltre ogni logica, dopo una pesca fallita, la risposta è:

Ἐξελθὼν δὲ ὁ Σίμων Πέτρος προσέπεσεν τοῖς γόνασιν Ἰησοῦ λέγων· Ἔξελθε ἀπ’ ἐμοῦ, ὅτι ἀνὴρ ἁμαρτωλός εἰμι, κύριε.

“Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore.”

Ma Gesù non gli aveva predicato il fuoco eterno.
Gli aveva fatto traboccare la barca di grazia.
E la reazione di Pietro è ravvedimento autentico: non spinto dalla paura, ma dall’incontro con l’abbondanza scandalosa della bontà divina.

Lo stesso schema lo troviamo in Giovanni 8.
La donna adultera, portata davanti a Gesù come trofeo da lapidare.
Tutti pronti con le pietre. Ma Gesù, dopo averli zittiti uno ad uno, dice:

Οὐδὲ ἐγώ σε κατακρίνω· πορεύου· ἀπὸ τοῦ νῦν μηκέτι ἁμάρτανε.
“Neanch’io ti condanno; ora va’, e non peccare più.”

L’ordine è importante. Prima la grazia. Poi la trasformazione.
Non: “Non peccare più e allora non ti condannerò.”
Ma: “Io non ti condanno — e questo ti libera per non peccare più.”

Il ravvedimento secondo Gesù e Paolo non è una condizione per ricevere grazia,
ma è il frutto della grazia ricevuta.

Eppure molti predicatori, ancora oggi, predicano un vangelo capovolto:
“Cambia, e Dio ti amerà.”
No.
“Dio ti ama — e se lo credi, questo cambierà tutto.”

Questa è la metanoia.
Non un grido disperato dal basso…
ma un risveglio interiore generato dall’Alto, dalla rivelazione del Figlio di Dio, che ci ha amati mentre eravamo ancora peccatori (Romani 5:8).

Il vero ravvedimento non è l’inizio del viaggio verso Dio.
È il risultato dell’averlo incontrato davvero.

Marcello Donadio


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