Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui
Giovanni aspetta sul fiume Giordano e intanto annuncia un Messia che deve arrivare. Molti gli credono e si fanno battezzare, senza sapere ancora chi sia e quando comparirà l’uomo designato dal Signore. Gesù forse indugia, incerto su cosa fare e quando presentarsi. Ma ecco che un giorno si reca da Giovanni, un uomo come molti altri, e certo la folla non può ancora riconoscerlo.
Gesù accetta il battesimo e qualcosa di straordinario accade: lo Spirito di Dio scende su di lui come una colomba e una voce viene dal cielo: “Tu sei il mio figlio amatissimo, in te io mi compiaccio”. (Luca 3, 22). Ecco Gesù da quel momento non può più tirarsi indietro, deve portare avanti la sua missione e per farlo ha bisogno di sentire la vicinanza di Dio. Gesù spesso prega e chiede il sostegno e la presenza del Padre, soprattutto quando sente che deve affrontare la morte. Dio si è manifestato come uomo, ha vissuto come un uomo, ha sofferto come un uomo, ha indugiato, è apparso nella sua debolezza e nell’umiltà per farci fare un cambio di prospettiva: per quanto deboli possiamo apparire, possiamo ricevere una spinta interiore che ci rende capaci di affrontare qualsiasi ostacolo. Chi trova la fede sa, per quanto la vita possa essere dura e complicata, di non essere solo e di non essere abbandonato.
Ricevere questo dono è l’augurio più grande che si possa fare. Testimoniare la nostra fiducia in Dio è un compito arduo, perché a tutti capita di vacillare, ma la preghiera ci aiuta a ritrovare la forza di proseguire il nostro cammino. Amen.
Immagine: Battesimo di Gesù (particolare), Battistero di San Giovanni, Firenze
Non per difendere una teologia… ma per preservare la verità del Vangelo (Galati 2:5), per dire ai religiosi travestiti da fratelli: “State tentando Dio.” (Atti 15:10)
8 giugno 1972: gli elicotteri americani bombardano un villaggio vietnamita con bombe al Napalm. Kim Phúc aveva soltanto nove anni. Quel giorno fu fotografata mentre scappava nuda, in lacrime, un’immagine che fece il giro del mondo e che ben presto sarebbe diventata un’icona della guerra del Vietnam. Quel villaggio era stato sequestrato dai soldati vietkong, per questo fu bombardato. Le bombe al Napalm contenevano un gas vischioso che si attaccava ai vestiti e al corpo bruciando tutto.
Adorare il Signore è un atto di riconoscimento della Sua grandezza, bontà e santità. In un’epoca in cui spesso ci sentiamo sopraffatti dalle sfide quotidiane, l'adorazione diventa un momento di umiltà, un modo per ricordarci della nostra posizione nei confronti del divino. È un richiamo a fermarci e riflettere su ciò che è veramente importante.
La Corte ha infatti sottolineato che l'assenza di un adeguato sistema di cure palliative può indurre i pazienti a percepire la morte assistita non come una scelta libera, ma come un dovere imposto dalle circostanze, alimentando una "pressione sociale indiretta" che può portare i malati a sentirsi un peso per la società e per i propri cari, come tra l’altro la stessa Consulta aveva già affermato con la sentenza n. 135/2024.
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