“RICORDATI DEL TUO CREATORE nei giorni della tua giovinezza”. Ecclesiaste 12,3
Sappiamo che la maggior parte dei coloro che usano i social, come Facebook, sono giovani, in quanto essi sono moderni mezzi di comunicazioni. Il verbo ricordare è un portare al cuore sentimenti, fatti o persone per non dimenticare. Sin da piccoli, abbiamo dovuto imparare tante cose a memoria: il nostro e i nomi altrui, le persone care, le parole, la data di nascita, ecc. Insomma dentro di noi c’è un bagaglio vivo di informazioni che utilizziamo spesso.
Il savio Salomone, oltre all’averci fatto partecipi delle sue riflessioni e dei suoi consigli, ci ricorda di ricordarci del Creatore, iniziando a farlo sin dalla giovinezza. Sappiamo che non tutti gli uomini raggiungono l’età senile: tanti lasciano la vita ancor giovani, e poiché, essa è l’età che si comincia a capire il valore di essere in questo mondo, Salomone raccomanda di iniziare a riflettere su Dio, anche partendo dalla creazione o dagli eventi che si presentano innanzi a noi. Pensare Dio è già un atto di amore, chiedere e chiedersi il perché, come e cosa avviene continuamente nella creazione è un buon segno di sapienza. Ricordarsi di Dio ogni giorno è il minimo per iniziare una scalata di gratitudine, riconoscenza, lode, ringraziamento verso Colui che ci ha fatti e che ha creato tutto per la Sua gloria.
Riconoscere che Gesù è venuto a morire sulla croce al posto nostro è già un passo che ci conduce all’accettazione del perdono e della salvezza eterna. Tanti giovani se ne vanno da questa terra, dopo aver visto le meraviglie del creato, ma senza aver avuto la gioia di conoscere Colui che venne dal cielo per dare la sua vita quale prezzo di riscatto per ognuno di noi. Se vado a Parigi e non vedo la sua famosa torre, mi potrà rimanere un rimorso che, però, può essere facilmente rimosso ritornandovi, ma lasciare per sempre questa terra e non aver avuto la gioia di conoscere il Creatore è veramente molto triste.
Che Dio abbia pietà di tutti gli uomini!
Salvatore Lionti
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