Roma: Perché ospitare la Statua di Moloch e la Porta dell’Inferno segni di cattivi presagi?

L’Italia è uno dei pochissimi paesi che ha prodotto storia e arte in quantità industriale. Aldilà dei differenti capitoli storici, l’Italia gode il primato assoluto, riconoscimento ottenuto a livello internazionale. La classifica “Best countries” di U.S. News & World Report, colloca l’Italia Prima al Mondo per influenza ed eredità culturale.

Un risultato che conferma la centralità e l’eccellenza nel nostro paese in tale settore. Pinacoteche, librerie, musei raccontano attraverso le testimonianze degli artisti, l’essenza del nostro paese e del nostro patrimonio culturale e storico, una ricchezza culturale sempre in crescita, capace di rinnovarsi nel rispetto delle sue tradizioni e testimonianze millenarie. Come non ammirare la bellezza della Pietà e il Davide dello scultore Michelangelo Buonarroti, la Primavera del pittore Sandro Botticelli, l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci? Opere realizzate attraverso i talenti e nessuno si offenderà se li consideriamo doni divini.

Il 15 ottobre 2021 ha aperto alle Scuderie del Quirinale la mostra «Inferno» ideata da Jean Claire. Resterà aperta fino al 9 gennaio 2022. Uno dei pezzi più discussi è la versione in gesso della monumentale «Porta dell’Inferno» di Auguste Rodin. Alta sette metri, è stata trasportata a Roma dalla Fonderie Coubertin di Parigi con un camion speciale. L’operazione ha richiesto uno sforzo organizzativo eccezionale alle Scuderie del Quirinale. «La porta dell’Inferno», costata a Auguste Rodin trent’anni di lavoro, ospita ben 186 personaggi. Ma siamo sicuri che è di buon auspicio? Era proprio indispensabile ospitare un opera del genere?

Per non parlare della statua esposta, qualche mese prima che scoppiasse la pandemia, in uno dei più importanti anfiteatri romani come il Colosseo… un’opera che di divino non ha nulla! Una grande mostra dedicata a una delle più potenti civiltà del mondo antico ha occupato dal 2019 gli spazi del Colosseo e Foro Romano; all’ingresso del Colosseo è stata collocata la ricostruzione del dio Moloch associato alla divinità cartaginese Ba’al Hammon.

Gli insediamento di Moloch e della Porta dell’Inferno hanno prodotto innumerevoli polemiche specie nel mondo cristiano e forse chi ha curato l’allestimento sperava l’effetto suscitato.

Un giorno Chuck Palahniuk disse: “La gente ha bisogno di un mostro in cui credere. Un nemico vero e orribile. Un demone in contrasto col quale definire la propria identità. Altrimenti siamo soltanto noi contro noi stessi”. Una citazione forte, devastante e terrificante! Non sappiamo a cosa volesse riferirsi, ma se concretizziamo le sue parole con quello che accade oggi intorno a noi, ci rendiamo conto di quanto queste parole siano attuali.

Argomento caldo e alquanto dibattuto fra due correnti di pensiero opposto: i cristiani che associano Moloch al demonio e al male e dalla parte opposta coloro che sono sensibili alle teorie di cospirazione e del complotto; questi ultimi vedono Moloch come un simbolo di una “determinata politica”. Il Notiziario BreakingIsraelNews.com, cita una considerazione pervenuta da una voce autorevole: “…non è possibile che una cosa del genere sia stata autorizzata senza l’avallo del Vaticano. Se qualcuno vuol fare qualcosa lì, deve ottenere i permessi dall’ufficio della Diocesi di Roma”. L’Anfiteatro Flavio, è memoria vivente di un palcoscenico sanguinario, dove numerosi cristiani furono trucidati, pertanto, impiantare una divinità demoniaca offende e turba i fedeli. Da notare che il Vaticano non ha emesso nessuna obiezione all’istallazione della statua.

La statua luciferina di Moloch, notoriamente custodita presso il museo del cinema di Torino, raffigura un demone incatenato alla parete. Il diavolo non sa cosa sia la libertà, per lui e i suoi seguaci, la libertà è rappresentata dalla droga, dal peccato, dalle tenebre e dalla schiavitù a ogni perversione umana. Le catene raffigurano spesso la sottomissione al malvagio, infatti, quante volte incontriamo persone vestite elegantemente che indossano catene e lucchetti al collo, sono schiavi di Satana e non se ne rendono conto. Ci sono poi anche quelli che hanno atteggiamenti di autolesionismo, procurandosi tagli e incisioni nel corpo quando sono in crisi o cercando attraverso il dolore un senso di sollievo e di euforia. Non pregano Gesù, ma l’oppositore, non cercano la luce ma i luoghi oscuri.

Geremia 7:31 “Hanno costruito l’altare di Tofet, nella valle di Ben-Hinnòn, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta in mente.

Al dio Moloch venerato dai Cananei, venivano offerti dei bambini in sacrificio, la Bibbia cita i passati per il fuoco. La statua anticamente alta dai sei a dieci metri, aveva sulla pancia uno sportello che fungeva da fornace, dove sarebbe stato gettato il neonato. Col tempo Moloch divenne il nome del rituale durante il quale venivano bruciati i bambini, forse i primogeniti probabilmente con la convinzione di trasformarli in divinità protettrice della famiglia cui appartenevano.

Secondo i rabbini i cartaginesi collocavano i bambini nelle mani della statua metallica del dio, collocata nei Tofet, accendevano il fuoco che avrebbe consumato il corpicino mentre il rullo dei tamburi e lo squillare delle trombe avrebbe impedito di sentirne le urla.

La Bibbia ne parla in Levitico 18 “Non darai de’ tuoi figlioli a essere immolati a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono l’Eterno!”

Nel Medioevo e nei periodi in cui l’antisemitismo era più forte, gli ebrei furono spesso accusati di rapire bambini cristiani per bruciarli vivi in rituali in qualche modo legati alla venerazione di Moloch.

In una società dove la cultura dell’immagine la fa da padrone, ritroviamo il dio Moloch all’interno dei giochi, videogiochi, nei film e in letteratura, infatti, noteremo il collegamento al satanismo e a un’area della memoria collettiva. Negli anni 80, in seguito alla nascita di nuove religioni, lontani dalla fede si manifestò la paura per i giovani e i bambini vittime di questo falso mito. Tali movimenti religiosi, attaccati da costituiti movimenti anti-culto in modo aggressivo, furono considerati da alcune falangi di estremisti come satanici perché in opposizione al cristianesimo imperante. In questo periodo fu attiva anche la pratica della “deprogrammazione” di coloro che avevano deciso di aderire a questo genere di gruppi religiosi. Famiglie preoccupate chiamavano e pagavano i “deprogrammatori” per portare via con la forza le vittime di un fantomatico “lavaggio del cervello”. Moloch individuato soggetto come legato al satanismo, fu un simbolo cui fu ridata nuova veste briosa e moderna.

Tale questione dovrebbe consentire a ognuno di elaborare e coniugare la veridicità delle Sacre Scritture in Apocalisse 19:9-10 “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello. E mi disse: Queste sono le veraci parole di Dio. E io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ed egli mi disse: Guardati dal farlo; io sono tuo conservo e de’ tuoi fratelli che serbano la testimonianza di Gesù: adora Iddio! Perché la testimonianza di Gesù; è lo spirito della profezia.”.

Lella Francese | Notiziecristiane.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook