SCEGLI DI PERDONARE

Corrie Ten Boom fu arrestata nel 1944 insieme a sua sorella, per aver nascosto ebrei olandesi dai nazisti. Deportate in un campo di concentramento dovettero affrontare le atrocità e gli orrori della follia nazista. Corrie sopravvisse, ma la sorella Betsie morì in quel campo.

Un giorno, in una chiesa a Monaco, alla fine del servizio, un uomo si fece avanti per salutarla. Corrie rimase di sasso. Conosceva bene chi gli stava davanti; era stato una delle guardie più malvagie in quel campo di concentramento. Uno che aveva maltrattato, deriso ed umiliato le prigioniere in ogni modo.

Naturalmente lui non poteva riconoscerla. Corrie scrive: “Ho ricordato quel frustino di cuoio che si portava dietro, penzolante dalla sua cintura. Ero faccia a faccia con uno dei miei aguzzini e il mio sangue sembrava congelarsi nelle vene”.

“Hai parlato di Ravensbrück nel tuo discorso”, disse l’uomo, “ero una guardia lì… Poi però sono diventato un cristiano. Dio mi ha perdonato per le cose terribili e crudeli che ho fatto lì, ma vorrei chiedere perdono anche a te, – di nuovo gli tese la mano – “mi puoi perdonare?”

Corrie lottò con sé stessa, ricordando la sorella morta in quel posto. Non riusciva a perdonare. Fu una lotta difficile, ma aveva parlato di perdono e ricordava anche che Dio perdona noi se noi possiamo perdonare chi ci  ha offeso. Pregò in silenzio: “Gesù, aiutami!”

Poi diede la mano a quell’uomo. E accadde qualcosa di incredibile. “Una scarica elettrica attraversò il mio corpo, lungo la spalla e fino alle nostre mani unite.  E questo calore curativo sembrò inondare tutto il mio essere, riempiendo i miei occhi di lacrime”. “Ti perdono, fratello! Con tutto il mio cuore!” Corrie aggiunge: “Non avevo mai conosciuto l’amore di Dio in modo così forte. Compresi che non era il mio amore. Ci avevo provato ma non ne avevo la forza”. Era la potenza dello Spirito Santo. La guarigione era legata al perdono”.

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