Se Bruci la bandiera LGBT, 15 anni di carcere, se bestemmi neanche un richiamo!

E’ stato condannato a 15 anni di carcere l’uomo fermato a giugno per aver bruciato una bandiera arcobaleno Lgbtq che sventolava fuori da una chiesa in Iowa.

Adolfo Martinez era stato condannato da una giuria a novembre. Ora è arrivata la sentenza definitiva del giudice, che l’ha punito per aver commesso un crimine d’odio. 15 anni di carcere sono veramente tanti, ma se così è punito chi discrimina gli LGBT (e nessuno deve mai discriminarli, sia chiaro), perché non punire allo stesso modo le altre forme di discriminazione, come, ad esempio, le bestemmie, che offendono gravemente i cristiani?

La bestemmia è l’urlo rabbioso di Satana che esce dalla bocca di un uomo per sporcare la gloria di Dio.

La bestemmia è il frutto più velenoso che può scaturire da un lampo di follia. C’è una forma di pazzia stabilizzata e cronica e c’è una forma di follia che va a sprazzi e rende l’uomo capace di manifestare in un attimo abissi di stoltezza.

La bestemmia è il segno più palese dell’odio e del disprezzo verso Dio, e questo al di là delle intenzioni di chi vomita quell’espressione blasfema.

La bestemmia è il supremo atto di superbia che un uomo possa compiere, perché lui, così piccolo, sporco e impotente, tenta di mettersi sotto i piedi il Signore Dio, infinitamente grande, infinitamente santo e onnipotente, quel Dio che, se solo lo volesse, potrebbe stritolarlo in un attimo e con ottime ragioni.

La bestemmia è il più grande atto di stupidità, perché fa dell’uomo un nemico di Colui che vorrebbe essergli amico, padre, benefattore e salvatore.

La bestemmia è manifestazione di volgarità, di grossolanità e di poca intelligenza, perché una persona fine, intelligente e perciò non volgare, sa trovare altri modi leciti per far sbollire un momento di tensione.

La bestemmia è una barriera innalzata tra il bestemmiatore e tutti quelli che si sentono offesi dal linguaggio blasfemo, vedendo colpito quel Dio in cui credono e che amano come Padre.

“La bestemmia è il cancro dell’anima”. Come il cancro, infatti, invade tutto l’organismo fino a portare alla morte, così la bestemmia annebbia, ma di solito paralizza tutte le facoltà dell’anima e uccide in essa il gusto delle cose di Dio.

La bestemmia è anche, comunemente, una malattia contagiosa che infetta altri. Nessuno mai, infatti, ha cominciato a bestemmiare per il gusto di bestemmiare, ma tutti i bestemmiatori sono diventati tali sotto la spinta del cattivo esempio ricevuto, e cioè perché infettati da collaudati bestemmiatori che sono stati i loro maestri di vizio e d’imbecillità.

“Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano” (Esodo 20:7).

Non ogni bestemmia è ispirata dal diavolo, ma sicuramente ogni bestemmia è a lui gradita e fa il suo gioco.

Che cosa resta di cristiano … in un cristiano che bestemmia? Più nulla!

E che cosa resta di umano … in un uomo che offende chi l’ha creato? Solo una pallida ombra di umanità, un rottame di umanità e nulla più!

Non è esagerato dire che il bestemmiatore ha fatto di se stesso un mostro, ma tranquilli un mostro che non rischierà mai neanche un secondo di carcere!

Notiziecristiane.com

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