SI MUORE DI OBESITÀ MA SI MUORE ANCHE DI FAME

SI MUORE DI OBESITÀ MA SI MUORE ANCHE DI FAME

“La fame nel mondo non diventerà un lontano ricordo nel 2030 “ epilogo di un resoconto redatto dallo Stato della Sicurezza Alimentare e della nutrizione nel mondo 2019 .

Ma la soglia di deprivazione estrema ha superato oltremisura i valori precedenti, infatti, nel 2020 e nella metà del 2021 abbiamo potuto assistere a una crisi mondiale, ancor più deprecabile originata dall’emergenza Coronavirus e dai conseguenti lockdown.

I dati preoccupanti risultati dalla ripresa, è che l’estrema povertà ha cancellato i progressi fatti negli ultimi anni per risollevare i più bisognosi. Purtroppo, abbiamo costatato che la fame nel mondo non sia solo una situazione lontana dai nostri territori, ma da oltre vent’anni rappresenta una realtà nel territorio italiano .

“Ma se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l’amore di Dio essere in lui?” 1°Giov. 3:17

È vero, esisterà per sempre la piaga della fame come le differenze tra le persone, ma dovremmo cercare di arginare affinché le differenze sociali non crescano in modo esponenziale.  Siamo ospiti di questo pianeta e pertanto siamo tutti legati gli uni agli altri, in una grande “famiglia umana”, ciò comporta che dobbiamo assumerci la responsabilità nei confronti del prossimo e agire in maniera solidale non soltanto per coscienzioso dovere umano ma soprattutto per amore fraterno. La fame non fa distinzioni fra etnie, sesso o religioni, la fame è fame e le caratteristiche sgradevoli che provocano gli spasmi sono identiche per tutti.

Sono le prese di coscienza che inducono a decisioni e azioni concrete sociali e individuali a cercare di sopperire le condizioni di chi necessità sostegni esistenziali primari, infatti, in Italia mediante un numero considerevole di volontari affiliati a varie associazioni del terzo settore, promuovono e attuano iniziative per sostenere persone bisognose alla fame e penuria di cibo.

La prima “Food Bank” nasce alla fine degli anni ’60 a Phoenix, in Arizona con il nome di St. Mary’s Food Bank, quando John Van Hengel comincia a distribuire ai bisognosi il cibo altrimenti sprecato da negozi e ristoranti.

Oggi le Food Banks negli Stati Uniti sono più di 200. In Europa esistono più di 240 Banchi Alimentari, tutti membri della Fédération Européenne des Banques Alimentaires, sparsi in 21 paesi europei.

In Italia questa nuova opera di carità conosciuta dai molti come Banco Alimentare arriva nel 1989, grazie all’incontro tra il Cavalier Danilo Fossati, fondatore della Star, e Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.

Negli anni l’opera del Banco Alimentare si è sviluppata capillarmente sul territorio nazionale con la crescita di una Rete che oggi è costituita da 21 organizzazioni Banco Alimentare e dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, che ne guida e coordina l’attività.

“Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste” Mat. 25:35

BETH SHALOM COLLETTA ALIMENTARE

E’ un’iniziativa a scopo evangelistico che si occupa oltre che alla distribuzione di cibo anche della distribuzione di materiale biblico; molti clienti hanno richiesto informazioni e lasciato i propri riferimenti e la domenica successiva sono stati presenti ai culti.

 

Casalpusterlengo, Melegnano e Piacenza, le città dove sabato 3 luglio dall’apertura alla chiusura dei supermercati LDL, settanta volontari della diaspora di Lodi hanno presidiato i punti vendita dove si sono svolte le raccolte alimentari.  Sul viso di ognuno di loro, rispecchia la felicità di poter adoperarsi per il prossimo servendo il proprio Signore secondo i principi d’amore divino.

Armati di sorrisi gioiosi i membri della comunità del pastore Gennaro Chiocca, approcciano chi entra nei supermercati e cortesemente coinvolgono i clienti nella colletta. Alcuni acquirenti, la cui attenzione viene richiamata dal banchetto, aderiscono immaginandone la finalità, mentre altri avvicinati dai volontari, non vogliono neanche ascoltare l’invito a partecipare.  Ognuno di noi rende concreto che la ripresa per le opere di Dio, dopo il lungo periodo nel quale molti hanno dovuto reinventarsi un lavoro moltiplicando problemi e fatica, fornisce stimoli nuovi nel considerare seriamente la sfida e divenendo creativi propone nuovi modi nel presentare l’adesione alla Colletta in modo tale da accostare persone che in precedenza erano irraggiungibili.

Molte sono le borse riconsegnate all’uscita dai compratori tanto che ci siamo sorpresi a fine serata della quantità di generi alimentari accatastate. Nei sacchetti più o meno pesanti non vi sono solo generi alimentari, ma sono tutte borse impreziosite, perché in ognuna vediamo pulsare il cuore del donatore. Meraviglia, quale gratuita grazia maggiore avremmo potuto ricevere in quelle ore se non la presenza del Signore? Quella giornata ha donato più di quanto noi siamo disposti a dare. Grazie Gesù!

“E il re risponderà loro: In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me” Mat. 25:40

“Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione.”   Col.3:14

Lella Francese

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