Siamo costretti a essere gay?

L’autore del seguente articolo, Mike Davidson, ha lavorato come accademico, consulente del personale e degli studenti in diverse università inglesi. Ha gentilmente condiviso con i Lettori di Notizie Pro Vita & Famiglia la sua storia di ex gay e il suo impegno nell’aiutare le persone come lui, nonostante l’ostracismo dell’ordine professionale degli psicologi, succube del pensiero unico dominante, asservito alla propaganda omosessualista.
Davidson ha prodotto e diretto Voices of the Silenced, un docu-film del 2018 che, ricordando il contributo degli antichi valori giudaico-cristiani alla civiltà occidentale, evidenzia come si assista oggigiorno al ritorno in auge delle culture pansessuali del mondo greco-romano pre-cristiano. Nel film ci sono 34 testimoni, straordinari nella loro ordinarietà, 15 dei quali hanno scelto liberamente di abbandonare pratiche e sentimenti omosessuali. Il film mette anche in luce come le scienze siano ormai asservite all’ideologia, con costante riferimento a esempi storici, a fatti della politica, a questioni di salute mentale e persino con l’ausilio dell’archeologia.
Supponevo che nulla sarebbe mai cambiato: ero e sarei sempre stato attratto da persone del mio stesso sesso. Eppure desideravo un giorno sposarmi e avere figli. Le mie tendenze omosessuali erano sintomo di altri problemi emotivi profondamente radicati. Conoscere altre persone come me è stato importante per uscire dall’isolamento e dalla vergogna. L’ordine professionale degli psicologi mi ha impedito di completare la mia formazione, per via delle mie convinzioni circa la possibilità di cambiare le proprie tendenze sessuali. Le nuove generazioni sono costrette a essere gay solo perché hanno tendenze omosessuali.
Da ragazzo mi sentivo confuso riguardo la mia sessualità, e per questo motivo sono stato introdotto a praticare una vita che si è rivelata molto dannosa per me. Non avevo il coraggio di parlare della mia confusione e provavo un profondo senso di vergogna. A scuola ero privo di fiducia in me stesso e spesso non ero in grado di resistere ai bulli. Credevo che gli epiteti con cui mi chiamavano mi qualificassero davvero e supponevo che nulla sarebbe mai cambiato: ero e sarei sempre stato attratto da persone del mio stesso sesso. Eppure desideravo un giorno sposarmi e avere dei figli.
Quando ho incontrato la donna che sarebbe diventata mia moglie, ho condiviso sinceramente con lei tutto ciò che mi angustiava e abbiamo scelto insieme di andare avanti fino al matrimonio. Anche se siamo stati benedetti dalla nascita di due bambini, ero ancora turbato dall’attrazione che provavo per gli uomini. Fino a quando un giorno mi sono reso conto che dovevo affrontare questo problema e quindi ho cercato un aiuto professionale. Ho lavorato con due psicoterapeuti e uno psichiatra per un periodo di due anni. Certamente è stata una sfida, ma hanno rispettato il mio desiderio di rimanere sposato e di lavorare sulle mie indesiderate tendenze omosessuali. Ho iniziato a capire che tali tendenze erano sintomo di altri problemi emotivi profondamente radicati.
Oltre a lavorare con questi abili consulenti e terapisti, ho iniziato a mettermi in contatto con altre persone che conoscevo, e che avevano passato la stessa esperienza. Questo è stato importante perché ha messo fine al mio isolamento e alla vergogna. Mi sono confrontato con persone che avevano problemi simili e che come me erano alla ricerca della libertà. Mi sono anche reso conto che da bambino ero fuggito dalla mascolinità di mio padre e gravitavo invece verso la femminilità di mia madre. Non era una cosa salutare: in questo modo mi sono precluso il naturale processo di interiorizzazione dei comportamenti e dei modi di essere maschili. La femminilità mi divenne familiare e il maschile misterioso, da qui la mia attrazione per gli altri maschi.
Negli ultimi decenni ho gradualmente corretto questo squilibrio nella mia vita e ora scopro di non avere più confusione: ora mi sento perfettamente a mio agio in compagnia maschile e mi approccio alle donne in modo diverso. Sono molto grato alla mia amorevole moglie, che mi ha sostenuto. Il matrimonio è stato fondamentale per me – e sono contento che siamo stati sinceri l’uno con l’altra. Anche se non è stato sufficiente per risolvere il problema, è stata la base per costruire una relazione autentica. Mi sono fatto aiutare e ho investito nel mio matrimonio e nei miei figli e non ho rimpianti per la direzione che ha preso la mia vita.
Circa otto anni fa ho deciso di formarmi e specializzarmi in psicoterapia psicodrammatica. Poiché sono fermamente convinto che le tendenze sessuali possono cambiare durante la vita di una persona, ho scoperto di non essere d’accordo con il mio ordine professionale: mi hanno impedito di completare la mia formazione. Ciò di cui ho beneficiato – l’accesso a professionisti che hanno rispettato le mie scelte e mi hanno aiutato ad abbandonare la pratica e la tendenza omosessuale – è stato ciò che il mio ordine professionale ha deciso abolire. È molto difficile per me capire e accettare il motivo per cui le nuove generazioni siano costrette a essere gay solo perché hanno tendenze omosessuali. Sono convinto che questa è una battaglia ideologica che i governi stanno usando per promuovere valori radicali e libertari. È sbagliato dire ai ragazzi che amano eroi maschili che per questo sono gay. È molto pericoloso convincerli che non hanno possibilità di cambiare, anche se non hanno scelto volontariamente i sentimenti che provano.
Io non voglio più avere una relazione sessuale o romantica con un altro maschio: sono cambiato. Continuo ad aiutare altre persone che si sentono confuse o che sono spinte ad accettare l’omosessualità perché va di moda. Ora guido Core Issues Trust nel Regno Unito, un percorso cristiano per coloro che hanno indesiderate attrazioni verso quelli dello stesso sesso o che soffrono di confusione di genere. Ho anche il privilegio di essere il presidente della Federazione internazionale per la scelta terapeutica e per il counseling (Iftcc). Ogni anno ci incontriamo in Europa con professionisti di tutto il mondo per conferenze in cui i relatori condividono le esperienze cliniche e pastorali per migliorare continuamente l’approccio per aiutare le persone che vogliono liberarsi delle loro tendenze omosessuali. Non mi vergogno più. E sono incoraggiato nel perseverare dal grande numero di coloro che sono cambiati, proprio come me.
Mike Davidson
Fonte: Notizie Pro Vita & Famiglia, n.86, giugno 2020
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