Signore cosa vuoi dirci?

Esistono due modi di leggere la Bibbia: una affrettata di pochi minuti ed un altra meditata…

Meditare non è una cosa da fare riservata ad alcuni in particolare, è piuttosto leggere un brano della Scrittura e poi riflettere su di esso, pensarci a lungo, memorizzarlo e permettere che esso metta radici, che dimori in noi e diventa parte operante ogni giorno come una forza viva.

Non conta tanto quanti brani memorizziamo, ma ciò che accade in noi mentre meditiamo… perché attraverso la meditazione rendiamo chiaro il nostro pensiero e correggiamo il nostro comportamento, arricchendo la nostra mente aprendola a nuovi modi di pensare e di vedere la realtà.

“Ma il cui diletto è nella legge del Signore, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.” Salmi 1:2‭-‬3

La Parola del Signore è il sarto che ci cuce addosso quella corazza più volte citata nelle Scritture, è l’esercizio continuo del quale ha bisogno la nostra mente per educare i nostri pensieri, è la fonte viva dal quale dissetarci nei periodi di arsura della nostra vita.

Pregare di per se è una buona attitudine,direi essenziale, ma lo è ancor di più la preghiera seguita dalla meditazione perché meditare è il completamento della preghiera, perché attraverso la meditazione permetteremo a Dio attraverso la rivelazione di parlare direttamente al nostro cuore agendo pienamente in noi, e attraverso noi agire in suo favore.

Come uno strumento nelle mani del musicista svolge il suo ruolo, così noi nelle mani del Signore svolgeremo il nostro, suonando melodie preziose e inimitabili.

Apriamo le nostre Bibbie oggi e preghiamo: “Signore cosa vuoi dirci?”

Luigi Mandile | Notiziecristiane.com

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