Dopo quasi 54 anni di governo della famiglia Assad, prima sotto Hafez al-Assad e poi con suo figlio Bashar al-Assad, in Siria è iniziata una nuova epoca. L’eredità del regime è caratterizzata da una repressione diffusa e, più recentemente, da atrocità commesse contro i civili durante i 14 anni di conflitto siriano. Strade che un tempo erano tappezzate di ritratti del regime oggi risuonano di voci nuove, tra euforia e timore per il futuro. C’è chi intravede finalmente una speranza, e chi teme l’incertezza di un domani ancora nebuloso.
Ma cosa significa davvero questo cambiamento nella vita quotidiana dei siriani? E quali sono le sfide che la comunità cristiana dovrà affrontare in questa nuova epoca?
Juliette*, una donna cristiana residente in Siria che ha vissuto sulla propria pelle il lungo conflitto, realizza con emozione e lucidità cosa significa affrontare questo periodo di transizione. Dalla ritrovata disponibilità di beni di prima necessità alle nuove iniziative di solidarietà, fino alle preoccupazioni per la sicurezza della comunità cristiana, il suo racconto è un viaggio tra emozioni contrastanti.
Abbiamo chiesto a Juliette di condividere la sua prospettiva sui cambiamenti che stanno avvenendo in Siria in questo periodo di transizione.
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