SOVRANITA’, SAPIENZA E FEDELTA’ DI DIO

di Agostino Masdea  – “L’argilla dirà forse a colui che la forma: “Che fai?” Isaia 45:9  –  Nel capitolo 12 del libro degli Atti sia Pietro che Giacomo colonne della chiesa primitiva insieme a Giovanni, vengono arrestati. A differenza di Pietro, che fu miracolosamente liberato dalla prigione e dalla morte, Giacomo fu ucciso da Erode.

Lo stesso Dio che liberò Pietro non poteva fare la stessa cosa con Giacomo?  Forse con Giacomo incontrò difficoltà e non riuscì a fare lo stesso? Questo è uno di quei passi della scrittura che ci dicono che la sovranità di Dio è assoluta ed insindacabile. Dio è Dio, e lo è sia quando ci aiuta, ci guarisce e ci libera, che quando permette la prova o la sofferenza nella nostra vita, e agisce in modi che noi non comprendiamo.

“Mentre Pietro era custodito nella prigione, continue orazioni a Dio erano fatte dalla chiesa per lui”. Atti 12:5 – Non pensate che avevano fatto lo stesso anche per Giacomo? Sembra però che Dio non rispose. Ci sono due famiglie in questa storia: quella di Pietro e quella di Giacomo. La prima gioisce e si rallegra perché il loro caro è stato risparmiato dalla morte ed è di nuovo a casa con loro. Ma l’altra? Sono nel dolore, sebbene siano figli di Dio anche loro e amati da Dio nello stesso modo.

Si, anche quando le vie di Dio sembrano incomprensibili e i Suoi pensieri differenti dai nostri, la fede ci solleva al di sopra degli avvenimenti e ci porta a riconoscere non solo la sovranità di Dio, ma anche la Sua immensa sapienza.

Il Signore è fedele e misericordioso. Egli si ricorda “che noi siamo polvere”, e sì, anche quando non comprendiamo il Suo agire, ci fidiamo di Lui, e la Sua pace preserva i nostri cuori e le nostre menti dallo sconforto e dalla disperazione, perché supera di gran lunga qualsiasi immaginazione umana.

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