Sveglia da distruggere o da salvare?

Dalle più antiche alle più moderne, il ticchettio della sveglia, spesso, era monito per distruggerle! I più calmi, invece, spengono la sveglia svariate volte al mattino, pur di rimanere a letto qualche minuto in più. Quante e quante volte, soprattutto, negli inverni freddi, sarebbe preferibile non sentirle, ma ahimè, questo ingegno, ha la sua immensa utilità.

Pocanzi riflettevo, però a quanti ticchettii ignoriamo lungo la vita, assordati dalla nostra routine: “Le richieste di un figlio, l’importanza delle persone care, i bisogni di una moglie o dei figli, oppure, ancor di più una voce amica che proviene dal cuore”.

Quella vocina che abbiamo dentro, cui non facciamo caso perché siamo troppo pieni di noi, troppo impegnati nelle nostre giornate; quella vocina che parla in continuazione, che, come la sveglia sul comodino, sappiamo che c’è ma sarebbe preferibile non sentire.

Una volta Dio ebbe occasione di dire ai Giudei: “Il bue conosce il suo possessore, e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento”. Così, sono gli uomini che perdono tempo per luoghi inutili  e per cose inutili e vane di questo mondo e non per Dio nostro Salvatore. Eh si!, le bestie in molti casi possono dar lezione agli uomini. Infatti, così siamo noi quando ti vien dato un invito per ascoltare la Parola di Dio e tu pensi che non hai il tempo per entrare nei luoghi dove si annuncia l’Evangelo, perchè il tuo cuore e preso forse dalla musica, dagli svaghi carnali, da una partita di calcio o magari da un aperitivo e una sigaretta con gli amici, senza renderti conto che stai mandando in fumo la tua vita.

Finché non cala la notte; in un momento buio della nostra vita, in cui siamo soli e vulnerabili, quando ci troviamo immersi nel silenzio, dunque, inghiottiti dall’oscurità, è il momento migliore per dar retta a quella “sveglia divina”.

Perché in fondo lo scopo di una sveglia è quello, no? Farci aprire gli occhi per tornare a vedere il sole e assaporarne l’immensità.

Ricordati di quella vocina che hai dentro, lei è legata inesorabilmente  alla sveglia personale del tuo cuore, non distruggerla, perché la sua utilità è per sempre!

Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook