Tempesta di fulmini in Francia e Germania: semplice casualità?

tempesta-di-fulmini-nel-bangladesh-3bmeteo-72576Le calamità derivanti dai cambiamenti climatici in atto da diverso tempo nel mondo si vanno intensificando, al punto che in Francia e in Germania alcune saette hanno colpito una trentina di persone, quasi tutti bambini, durante una partita di calcio a Hoppstadten (RDT), scaraventando a terra anche l’arbitro. Tutto è avvenuto all’improvviso, nonostante il cielo fosse sereno e non piovesse.

A Parigi, invece, al parco Monceau poco distante dagli Champs-Elysees, un fulmine ha ferito otto bambini e tre adulti, i quali si erano riparati per un violento temporale sotto un platano (cosa che non si deve mai fare). Soltanto uno è in gravi condizioni. Le vittime sono state ricoverate all’ospedale pediatrico Necker dove è stata attivato un team di medici psicologi per accogliere le famiglie dei bambini, tutti di età compresa fra i 9 e i 14 anni. L’allarme fulmini sta interessando anche l’Italia, dato che l’anticiclone africano si sposterà nelle prossime ore nelle regioni del nord, specie nel Triveneto; le piogge potrebbero diventare anche tempeste di grandine, con probabile formazione di trombe d’aria e pioggia di fulmini. Si salva, al momento, il centro-sud, dove le temperature sfiorano da sabato scorso i 30-35 gradi. L’anticiclone è alimentato da correnti provenienti dalla Groenlandia e dal Circolo Polare Artico, come spiegano gli esperti del Centro Meteo Italiano.

Tuttavia, il repentino capovolgersi del tempo è una conferma dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta, dove agli sfasamenti stagionali ed eventi estremi si alternano periodi di siccità e forti improvvisi temporali che si trasformano poi in alluvioni. Peraltro, l’agricoltura italiana, già in crisi per gli eventi estremi del 2014 e 2015, ha di recente subìto un colpo terribile per via di una fortissima grandinata che si è abbattuta nell’entroterra barese a poche ore dalla campagna di ciliegie: in soli cinque minuti, i chicchi di grandine hanno raso al suolo migliaia di piante dei succosi frutti, gettando nello sconforto parecchi produttori agricoli! Evento casuale anche questo? Non credo proprio, visto che tutti questi avvenimenti non stanno spingendo l’opinione pubblica ad interrogarsi; piuttosto, la gente se la prende con Dio e bestemmia il suo nome. Cosa dire dopo tali drammatici fenomeni? Io penso che il clima non è fuori controllo, come vorrebbero farci credere i meteorologi, ma sono fermamente convinto che ci stiamo avvicinando in fretta alla tribolazione biblica che registrerà fatti ancora più eclatanti ed eccezionali, malgrado buona parte della popolazione che sarà presente a quel tempo indurirà il cuore davanti all’ira divina.

Certamente non sono le calamità che debbono alimentare la nostra fede, ma non ci stiamo, forse, curando troppo del nostro orticello anziché andare per le strade come i primi apostoli? Ci rechiamo al culto, facciamo intrattenimento, cantiamo e poi, finito tutto, torniamo a casa per fare le solite cose. Nel frattempo, il nostro prossimo muore e se ne va in perdizione! Dove sono i cuori compunti che si piegano sotto la potente azione dello Spirito Santo? Dove sono le manifestazioni genuine di “battesimi in lingue” come a Pentecoste (Atti 2:4 e 4:31)? Dove sono i potenti segni prodigiosi in mezzo al popolo (Atti 5:12-16)? In realtà, abbiamo eretto uno steccato attorno alla chiesa, laddove tutto deve avvenire in ordine: culto confezionato, preghiere ritmiche, mani in tasca prima di carburare (.), Spirito Santo ai nostri ordini e …. unzione imbavagliata! Questo sta accadendo fra il popolo di Dio negli ultimi giorni, probabilmente perché si pensa al successo personale anziché provare compassione e amore per strappare (e salvare) anime al maligno!

Caro lettore, proprio a te che ti professi cristiano, io grido: Gesù sta tornando e vuole trovare operai zelanti che Lo amano e Lo attendono con trepidazione? Sei tu fra questi, oppure aspetterai l’ennesima calamità per capire che presto il mondo sarà sconvolto prima che Cristo instauri il Suo Regno? Non è a me che devi rispondere ma a Dio.

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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