TERRA SANTA – Coronavirus, Betlemme in quarantena. I Capi delle Chiese: intensifichiamo preghiera, digiuno e elemosine

Betlemme (Agenzia Fides) – Davanti alla pandemia del Coronavirus che minaccia l’intera umanità, i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme invitano i popoli e le comunità a rispettare «le disposizioni e le istruzioni delle autorità civili dei Paesi in cui viviamo».

In un comunicato comune, diffuso oggi lunedì 16 marzo, i Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme esprimono anche la comune preghiera rivolta a Dio Onnipotente affinché «si pieghi a guardare la situazione e mostri la sua benevolenza verso il nostro mondo sofferente. Tutti noi» concludono i rappresentanti delle comunità cristiane della Terra Santa «siamo chiamati a vivere questo periodo con fiducia nel Padre Nostro che si prende cura di tutte le sue creature. È dunque bene intensificare la preghiera personale, il digiuno e l’elemosina, e camminare nella luce dell’amore di Dio».

L’allarme causato dal Coronavirus tocca con particolare veemenza l’area di Betlemme. La città dove è nato Gesù è stata posta già dalla scorsa settimana in regime di quarantena, dopo che nell’area erano stati diagnosticati i primi 16 casi di persone contagiate dal Covid -19. I primi contagi dell’intera Cisgiordania sono stati registrati in un hotel dell’area di Betlemme, che aveva ospitato alcuni pellegrini greci poi risultati colpiti dal virus. Da diversi giorni Betlemme si presenta come una città fantasma. Anche gli studenti e i seminaristi del Patriarcato Latino di Gerusalemme hanno lasciato la sede del Seminario maggiore di Beit Jala e sono stati trasferiti nella sede del Patriarcato Latino a Gerusalemme. È la prima volta che accade dal 1936. (GV)

Agenzia Fides 16/3/2020

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook