Testimonianza di un reverendo che non ha riconosciuto né una chiesa né una religione, ma Gesù Cristo

Testimonianza reale di un reverendo che non ha riconosciuto né una chiesa né una religione, ma ha riconosciuto l’unica verità, Gesù Cristo!

Nacqui in provincia di Venezia, il 22 marzo 1927. All’età di dieci anni i miei genitori, mi mandarono all’istituto Scalabrini di Piacenza.

Il 22 ottobre 1939, venni ordinato sacerdote. Due mesi dopo, il cardinale R. Rossi, mio superiore, m’inviò in America, come assistente parroco della nuova chiesa “Santa madre Cabrini” in Chicago. Per oltre quattro anni, predicai a Chicago e nella città di New York. Mai mi preoccupai se i miei sermoni fossero secondo la Parola di Dio; la mia sola preoccupazione era di accontentare il papa. Però, la grazia di Dio, mi attendeva con amore: forse qualche fratello pregava per me.

Il Signore volle illuminarmi una domenica di febbraio del 1944, quando accesi la radio e sentii il culto trasmesso in diretta dalla Chiesa battista del Calvario in New York. Secondo la regola ecclesiastica, io avrei dovuto cambiare programma poiché non è permesso ascoltare i sermoni protestanti; ma continuai ad ascoltare. La mia vecchia teologia fu sconfitta da un versetto della Bibbia che sentii alla radio: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato“. Quindi, per essere salvato, basta credere al Signore nostro.

Incominciai a dubitare di quello che era mio compito di insegnare come sacerdote, mi accorsi che la Sacra Bibbia condanna molti precetti della chiesa romana. Da quel giorno, mi preoccupai più degli insegnamenti della Scrittura che dei decreti del papa. I miei parrocchiani mi davano da 5 a 30 dollari per venticinque minuti di cerimonie e preghiere, perché promettevo di liberare le anime dei loro cari defunti dalle fiamme del purgatorio.

Ora quando guardavo il crocefisso sull’altare, mi sembrava che Cristo, con tono di rimprovero, mi ammonisse, dicendo: “Tu rubi i soldi della povera gente con false promesse, tu insegni dottrine false, contro i miei insegnamenti, le anime dei defunti che credettero in Me, non vanno in luoghi di tormento, poiché io dissi: Beati i morti che d’ora innanzi muoiono nel Signore, dice lo Spirito, affinché si riposino dalle loro fatiche (Apoc. 14;13).” A me non fa bisogno la ripetizione del sacrificio della croce; perché il Mio sacrificio fu completo. La Mia Opera di redenzione fu perfetta, infatti, Dio l’ha approvata con la Mia resurrezione dai morti. Perché con un’unica offerta Egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati (Ebrei 10:14).

Se voi preti avete il potere di liberare le anime dal fuoco del purgatorio con le messe, come mai aspettate l’offerta? Se vedete un cane bruciare nel fuoco, aspettate forse un’offerta dal padrone prima di tirarlo fuori dalle fiamme?

Mi sentivo talmente sconfitto dalla Sacra Parola, che non potevo più affrontare il crocefisso sull’altare. Quando predicavo che il papa era il vicario di Cristo, il successore di Pietro, la rocca infallibile sulla quale fu edificata la Chiesa di Gesù Cristo, una voce sembrava rimproverarmi di nuovo: Tu hai visto il papa nel vaticano con molti saloni di lusso, circondato da centinaia di guardie e gente che bacia le sue mani e i suoi piedi.

Io venni per servire il popolo, Io lavai i piedi degli altri, Io non avevo luogo, dove posare la Mia testa. Guardami sulla croce, sei veramente convinto che il papa sia il Mio rappresentante? Che Iddio abbia fondato la Sua chiesa sull’uomo, quando la Scrittura insegna che il Vicario di Cristo è lo Spirito Santo, e non un uomo (Giov. 14;26). Quindi, se la chiesa di Roma è stata fondata su un uomo, non può essere la Mia chiesa.

Continuavo a predicare che la Bibbia non era sufficiente per la salvezza eterna, ma che fosse necessario credere alla tradizione e ai decreti della chiesa romana. Ma una voce mi diceva: “Tu predichi contro gli insegnamenti della Scrittura. Se i cristiani hanno bisogno del papa e dei preti, per comprendere la Parola di Dio, di cosa ha bisogno per comprendere il papa?Io ho condannato la tradizione perché ognuno possa capire quel che è necessario sapere per es sere salvato”.

Insegnavo alle persone di rivolgersi alla madonna e ai santi, invece di andare direttamente al Signore Gesù. Ma una voce nell’intimo del mio cuore mi domandava: “chi ti ha salvato sulla croce? Chi ha pagato il debito, versando il suo sangue senza macchia? Era Maria, o i tuoi santi, o Cristo? Tu e gli altri preti non credete agli scapolari, alle corone, statue, medaglie e reliquie, però continuate ad averli nelle vostre chiese, poiché voi dite che la gente e credulona ha bisogno di cose semplici, per ricordarsi di Dio. Voi conservate quelle cose nelle vostre chiese, perché sono la sorgente di grandi guadagni. A me non piace nessun genere di mercanzia nella mia casa (Matteo 21;13) i miei fedeli devono adorarmi in spirito e verità; insegna al popolo a venire direttamente da me”.

Il posto dove la mia coscienza mi tormentava maggiormente, era nel confessionale, ove la gente s’inginocchiava davanti a me, per confessare i loro peccati. Con un segno di croce promettevo loro il perdono, dicendo: io ti assolvo dai tuoi peccati. Io, un peccatore, un uomo mortale, usurpavo il potere di Dio, il diritto di Dio.

Quella voce terribile mi diceva: tu usurpi la gloria di Dio. Se i fedeli bramano ottenere il perdono dei loro peccati, devono rivolgersi a Dio no a te.

Dopo queste ineffabili esperienze, io non potei più rimanere sotto il potere della chiesa romana. La mia coscienza non mi permetteva di servire due padroni – il papa e Cristo.  Non potevo credere a due insegnamenti opposti- la tradizione e la Sacra Bibbia.

In quell’anno 1944, scelsi la parte migliore – Cristo e la Sacra Bibbia.

Caro lettore ti suggerisco di leggere la Sacra Bibbia. Gli uomini e le chiese sbagliano, la parola di Dio non sbaglia e non inganna; ti annunzia la perdizione che ti aspetta per le tue colpe, ma t’indica il Cristo che ha preso le tue colpe e l’ha pagato con la Sua preziosa morta in croce.

Accoglilo nel tuo cuore come Signore e Salvatore, cosi sarai benedetto in questa vita e felice in quella prossima.

Reverendo Giuseppe Zacchello

Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati». (Matteo 1;21)

E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale

dobbiamo essere salvati».  (Atti 4:12)

Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo (1Timoteo 2:5)

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