Tragedia sull’autostrada A29, si aggrava il bilancio della famiglia evangelica distrutta

Palermo – Purtroppo, si aggrava il bilancio della famiglia distrutta sulla A29 a ferragosto; ha lottato per quattro mesi, ma alla fine anche Mattia si è dovuto arrendere a quel tragico destino che già gli aveva portato via i genitori e una sorella.

Mattia Orestano, quindici anni, rimasto coinvolto a Ferragosto in un tragico incidente sulla Palermo-Trapani è morto all’ospedale Ismett. Mattia si era risvegliato dal coma, sembrava che ce l’avesse fatta, ma le sue ferite alla lunga sono risultate insanabili. Il fratello Luca, l’unico sopravvissuto di quel tremendo incidente, ha postato una foto su Facebook salutando Mattia: “Ci vedremo un giorno come questo, fratello mio”, scrive Luca.

In quel tragico incidente stradale questa notte in autostrada Trapani – Palermo, una cara famiglia evangelica palermitana è stata distrutta. Persero la vita l’amatissimo fr. Roberto Orestano, la moglie Rosy, la figlia Miriam e da ieri a loro si è aggiunto anche il figlio Mattia.

Nella notte di ferragosto sull’autostrada Trapani-Palermo. Una Mercedes Classe A, sulla quale viaggiava la famiglia Orestano è stata tamponata da una Lancia Lybra. L’urto aveva fatto precipitare la Mercedes dal calvacavia fra Fulgatore e Segesta, un volo un volo di oltre dieci metri. Sul colpo sono morti Roberto Orestano di 49 anni, la moglie Rosa Parrinello di 47 e la figlia Miriam Chiara di 18 e in gravissime condizioni era rimasto il fratellino Mattia di 15 anni, secondo una prima ricostruzione della polizia stradale.

Sull’incidente ha indagato a lungo la polizia stradale di Trapani. Quella sera a dare l’allarme è stato proprio l’uomo a bordo della Lancia che aveva tamponato l’auto con la famiglia. La dinamica non era chiara. L’autostrada rimase chiusa per tutta la notte.

Vogliamo ricordare il fratello Roberto con l’ultima riflessione postata su facebook qualche ora prima dell’incidente: “Chi veramente vuole conoscere la verità predicata, chieda al nostro Signore Gesù Cristo con tutto il cuore il discernimento della parola che ha lasciato scritto. Lui è il buon pastore che ti farà comprendere direttamente la Sua parola. Dopo di ciò confrontala con i pastori terreni che portano la sua parola, e se hai chiesto con il cuore tutto ciò capirai se la parola portata è verità.

Se non è uguale al quella lasciata dal nostro Dio, egli stesso dice che sia anatema, non ascoltare, ma fuggi. Non dice attacca e giudica, ma dice fuggi via. Dio vi benedica grandemente.”

Proietto Pietro | Notiziecristiane.com

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