TUTTA LA VERITÀ SULL’INFERNO!!!

Il Papa dice che Dio è buono per cui non manderà nessuno all’inferno! Le persone del partito del “buonismo” manco a dirlo: Dio è buono, non è un tiranno che spedisce le persone all’inferno. Le sette come i TdG e i gli Avventisti del 7° Giorno, dicono che per i reprobi, quelli non salvati a vita eterna, per loro ci sarà l’annichilimento dell’anima. Sembra che la teoria dell’inferno nessuno la prenda seriamente in considerazione. Per cui molti religiosi preferiscono l’annichilimento. Sembra una speranza, non gloriosa ma, comunque, con l’annichilimento non si soffriranno pene eterne.

Allora perché una persona buona e amorevole come Cristo Gesù ha speso così tanto tempo a metterci in guardia contro “il fuoco inestinguibile”, un luogo dove saranno “il pianto e lo stridore dei denti”? Perché Gesù ha parlato più del fuoco dell’inferno che delle gioie del cielo? L’argomento dell’inferno è così serio che molti trovano comodo ignorarlo.

Noi non facciamo un favore a nessuno quando tacciamo intorno all’argomento dell’inferno. Gesù, il massimo esempio dell’amore di Dio, parlò ripetutamente dell’inferno. Egli disse che alcuni risorgeranno dalla morte “in risurrezione di giudizio” (Giovanni 5:29). Dichiarò che quelli che vanno all’inferno entrano nell’orribile luogo dove “il verme loro muore e il fuoco non si spegne” (Marco 9:44-48). Descrisse inoltre il luogo “delle tenebre di fuori” dove “sarà il pianto e lo stridore dei denti” (Marco 8:12-30).

Il filosofo Bertrand Russell disse di aver deciso di diventare ateo dopo aver letto le parole di Gesù sull’inferno. Ma agì saggiamente? Se non altro fu coerente: egli si rendeva conto che l’inferno meritava di essere preso sul serio. Sapeva che non ha senso dire che si crede in Gesù e poi si rifiuta ciò che Lui e il Suo Libro dicono a proposito di uno “stagno di fuoco” eterno.

La via per l’inferno è una scelta fatta volutamente da ogni uomo. La Bibbia chiama ripetutamente i suoi lettori a scegliere la via della vita piuttosto che il sentiero della morte e del giudizio. Gesù stesso esortava in continuazione i Suoi ascoltatori a fare delle scelte sagge facendo loro domande come queste:

“E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua? Infatti, che darebbe l’uomo in cambio della sua vita?” (Marco 8:36-37).

Alcuni diranno addirittura che, se ci fosse realmente un cielo è un inferno, preferirebbero andare al “luogo di sotto”, perché li ci saranno anche i loro amici. Altri dicono che il cielo, Dio è la bontà eterna hanno l’aria di essere noiosi. Altri ancora sono così in collera con Dio per la sofferenza e il rifiuto che Egli ha permesso loro di provare, che L’hanno letteralmente sfidato a mandarli all’inferno. La maggior parte delle persone, tuttavia, sta semplicemente scegliendo di non pensare alle implicazioni a lungo termine delle proprie scelte. Queste persone o si affidano alla speranza che Dio sia troppo buono per mandarle all”inferno, oppure presumono di non essere così malvagie da non dovervi essere mandate. Un gran numero di persone è talmente preso dalla lotta quotidiana, dal cibo, dal lavoro, dallo sport, dai piaceri della vita da scegliere di non preoccuparsi del loro futuro eterno!

Però tali persone fanno scelte personali delle quali saranno ritenute responsabili. Una cosa è certa: esse non riescono a comprendere pienamente tutte le implicazioni delle loro scelte. Non riescono a capire che, proprio come il primo uomo e la prima donna fecero delle scelte che ebbero come conseguenza una perdita enorme; così anche noi siamo fatti a immagine di Dio, continuiamo a essere ritenuti responsabili delle scelte che facciamo. Ma, nel nostro orgoglio, come razza abbiamo rifiutato di glorificare Dio come tale; ci siamo invece preoccupati di noi stessi e della nostra felicità. Abbiamo scelto di amare noi stessi anziché il Signore. Ecco perché “l’ira di Dio” (Romani 1:18) resta sopra la razza umana. Questa collera divina è una terribile realtà. È la ripugnanza di Dio verso le cose che contraddicono la santità del Suo Essere. È la Sua reazione verso coloro che scelgono il male rifiutando il Suo amore.
Alcuni accusano Dio di essere vendicativo. Ma sarebbe saggio astenersi dal criticare e rispondere al più presto al Suo invito a fuggire il fuoco eterno. Fu Cristo stesso a esortarci in questo modo:

“Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano.”
(Matteo 7:13-14).

Benché il sentimento religioso sia molto comune in tutto il mondo, quante persone conosci tu che amino veramente Dio in modo reale e coerente e Gli esprimano la propria riconoscenza? Se ci pensi attentamente e onestamente, dovrai riconoscerlo che non lo fa nessuno, a parte i “veri” cristiani!

Ma un giorno l’inferno esporrà finalmente la vera natura di tutti coloro che hanno costantemente rifiutato l’amore, la grazia e la misericordia di Dio. Fino a quel momento, la vera natura del cuore umano rimarrà spesso sepolta sotto apparenze ingannevoli. Ora, per lo più la gente non si sente meritevole di una punizione eterna. Molti che hanno scelto di vivere la loro vita lontano da Dio non sembrano affatto diversi da chi ammette apertamente il bisogno del perdono della misericordia di Cristo! Ma le apparenze attuali sono ingannevoli. Anche se la Bibbia dice che la maggioranza delle persone è diretta verso la via della perdizione, molte di loro non sembrano meritare un fuoco che è destinato al diavolo e i suoi demoni. Uomini malvagi come Stalin, Hitler o assassini di massa possono apparire qualificati per questo, ma non le persone comuni, che sembrano vivere una vita fondamentale decorosa! Che spavento colpirà queste persone che si credono di non finire all’inferno!!

Pensa a cosa vede Dio quando guarda al mondo dell’umanità. Egli osserva gli assassini, gli adulteri, ladri, violentatori, rapinatori, spacciatori di droghe, pedofili. Persone depresse, persone con i loro tormenti fisici ed emotivi che notte giorno avvengono in ogni parte del mondo. Dio vede chi abusa dei bambini – la loro concupiscenza, la loro crudeltà, la loro insensibilità. Vede mogli che piangono perché tradite, bimbi abbandonati, aborti in continuazione, amici e soci traditi, governi oppressivi e leaders religiosi che derubano i loro greggi fiduciosi.

È la condizione morale e spirituale che Dio tollera pazientemente sin dal momento della caduta dell’uomo nel peccato.

“Tutti si sono sviati, tutti quanti son divenuti inutili. Non v’è alcuno che pratichi la bontà, no, neppur uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v’è un veleno di aspidi sotto le loro labbra. La loro bocca è piena di maledizione e d’amarezza. I loro piedi son veloci a spargere il sangue. Sulle lor vie è rovina e calamità, e non hanno conosciuto la via della pace. Non c’è timor di Dio dinanzi agli occhi loro” (Romani 3:12-18).
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Questo è un quadro impressionante della disonestà, della cupidigia, della profanità, degli inganni e della crudeltà che continuano a produrre stupratori, pedofili, omosessuali e pornografi. Quando sopraggiungerà il giudizio di Dio è queste persone saranno condannate a finire nello stagno di fuoco descritto in Apocalisse 29:11-15, il fuoco sara una testimonianza eterna di verità nei confronti di quelli che avranno vissuto la loro vita alle spese degli altri.

Tutti, prima o poi, sentono che c’è un Dio davanti al quale sono moralmente responsabili, che hanno peccato, e che hanno bisogno del perdono divino. Ma la maggior parte degli uomini e delle donne soffoca questi pensieri inquietanti. Alcuni lo fanno negando l’esistenza di un Dio personale. Altri lo fanno dicendo che quelli che chiamiamo peccati sono semplicemente debolezze. Altri ancora affermano che Dio è così amorevole che non punirà mai nessuno dopo la morte. Essi non vogliono riconoscere il loro peccato, né credere in Cristo. Ma verrà il giorno in cui si troveranno davanti a Dio per il giudizio finale. E là si vedranno per quelli che sono realmente. Spogliati di tutta la loro ipocrisia, riconosceranno la propria colpa davanti a Dio. E non sarà niente meno che lo stagno di fuoco a dire in ultima analisi la verità!

Logicamente stagno di fuoco, inferno, fiamme e fuoco sono termini usati dalla Bibbia per far capire a noi essere umani il profondo dolore che proveranno quelli che saranno separati da Dio! Ma l’altra dimensione non la conosciamo ancora. Gesù disse: vi parlo delle cose della terra e non mi capite, come potrei parlarvi delle cose del cielo? 

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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