Un mandriano che diventa Profeta

La verità che è contenuta nel titolo della meditazione di oggi ci permette di riflettere di come Dio scelga secondo parametri diversi da quelli degli uomini.

Allora Amos rispose: «Io non sono profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: “Va’, profetizza al mio popolo, a Israele”.
(Amos 7:14-15)

Amos era un mandriano, non aveva caratteristiche per diventare un profeta quando è stato chiamato da Dio, ma Dio lo scelse e gli ordinò di profetizzare al Suo popolo.

Non aveva studiato alla scuola dei profeti, non aveva titoli che gli provenivano da una scuola o dell’istituzione religiosa del tempo.

Non era nemmeno figlio di un profeta, quindi non poteva ricevere un aiuto\raccomandazione famigliare per diventare un profeta.

Lui era un mandriano che Dio aveva scelto! GLORIA A DIO!

Che meravigliosa verità cé in questo, Dio sceglie chi vuole e come vuole donando capacità e equipaggiamento a coloro che Lui sceglie.

Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. (Gv 15:16)

Questo terzo dei libri profetici minori contiene un messaggio di disciplina ma anche una promessa di restaurazione, come sappiamo la disciplina di Dio non è per la morte ma per la VITA.

Amos è stato per Israele un profeta ma anche un intercessore, un profeta che comprese il vero bisogno di ogni credente e del popolo di Dio.

Amos 5: 4 Perché così dice il SIGNORE alla casa d’Israele: «Cercatemi e vivrete. 5 Non cercate Betel, non andate a Ghilgal, non giungete sino a Beer-Sceba; perché Ghilgal andrà certamente in esilio, e Betel sarà ridotto a nulla». 6 Cercate il SIGNORE e vivrete, affinché egli non si avventi come un fuoco sulla casa di Giuseppe e la consumi senza che a Betel ci sia chi la spenga.

Questo semplice mandriano aveva compreso che la soluzione era quella di tornare a cercare Dio per se stesso e per il popolo, lui era stato chiamato a profetizzare al popolo ma mentre lo faceva era davanti a Dio perché potesse avere misericordia del popolo.

Amos 7: 1 Il Signore, DIO, mi fece vedere questo: Egli formava delle locuste al primo spuntare dell’erba tenera, quella che spunta dopo la falciatura per il re. 2 Quando esse ebbero finito di divorare l’erba della terra, io dissi: «Signore, DIO, perdona! Come potrà sopravvivere Giacobbe, piccolo com’è?»

Amos era il volto di Dio davanti al popolo ed ma era anche il volto del popolo davanti a Dio: QUESTO DEVE FARE CHIUNQUE VUOLE PARLARE DA PARTE DEL SIGNORE.

Dio sta ancora cercando mandriani che non si sentono degni della Sua chiamata ma che sono disposti a stare davanti a Lui per il bene del popolo, che sono pronti ad ascoltare la Sua voce e che sono disposti ad essere fedeli ambasciatori del Suo messaggio.

FORSE ANCHE TU STAI DICENDO COME AMOS: IO NON SONO UN PROFETA!!!! OGGI DIO SI USA DI QUESTO MESSAGGIO PER CHIAMARTI AD ESSERE UNA VOCE PROFETICA IN QUESTA GENERAZIONE, STAI DAVANTI A DIO E DIO TI METTERA’ SULLE TUE LABBRA LA SUA PAROLA. AMOS DIO FARA’ DI TE UN SUO PROFETA!!!!

Dio ci benedica

Davide Ravasio | Notiziecristiane.com

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