Quante volte abbiamo sentito nel ambito cristiano: “Dio ha un piano meraviglioso per la tua vita”…

Stavo leggendo di Paolo, del suo incontro con Gesù, e le parole che il Signore rivela ad Anania quando si recò in ubbidienza a pregare per lui: «Va’, perché costui è uno strumento da me scelto per portare il mio nome davanti alle genti, ai re e ai figli d’Israele. Poiché io gli mostrerò quante cose egli deve soffrire per il mio nome». (Atti 9:15,16).

Un meraviglioso incontro sì, ma appena inizia a predicare, alcuni volevano già ucciderlo, alche i fratelli lo mandarono a casa; Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano. (Atti 9:30,31).

Mi son sempre piaciuti i film dove l’attore principale muore nei primi minuti, un introduzione dove il protagonista esce di scena subito, mi tiene incollato allo schermo per capire come faranno a portare andare avanti il copione…

Se penso a Giuseppe, (l’undicesimo figlio di Giacobbe), e alla sua posizione privilegiata nei confronti degli altri suoi fratelli, ed ai suoi sogni meravigliosi donatogli da Dio, (Genesi 37), non mi sorprende che anch’essi volevano ucciderlo. Allo stesso tempo non capisco il perché fosse proprio Ruben, (il primogenito), a volerlo salvare, dato che era stato Giuseppe a fare la spia al padre riguardo la sua “relazione” con Bila, la serva di Rachele, anch’essa moglie di Giacobbe. (Genesi 37:2-4/35:22).

Giuseppe comunque fu venduto e fatto schiavo, e tutti noi sappiamo del piano dell’Eterno attraverso la vita di Giuseppe, per salvare Israele, (il nome nuovo dato a Giacobbe da Dio stesso). Un piano meraviglioso, si, ma un piano per la quale dobbiamo riconoscere che i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri, come le nostre vie, non sono le Sue. (Isaia 55:8).

Mi piace rileggere le benedizioni di Giacobbe, nei riguardi dei suoi figli, alla conclusione dell’utilizzo della vita di Giuseppe per la salvezza di Israele e “family”. (Genesi 49). Benedizioni al dire poco “strane” nei confronti di alcuni; Nel caso di Ruben, non avrebbe più avuto la supremazia sugli altri anche se era il primogenito perché aveva profanato il letto del padre, o Ascer che sarebbe stato il fondatore del “Mulino Bianco”. Per altri invece, come per Giuda, sempre una parola profetica impressionante riguardo il Messia che doveva venire e l’importanza della “tribù” che sarebbe sorta da questo figlio.

La più che mi colpisce però, sono le parole pronunciate su Beniamino: Beniamino è un lupo rapace; al mattino divora la preda, e la sera spartisce le spoglie, (vrs 27)…

Se io benedico i miei figli, gli dichiaro salute, sapienza, ricchezza, prosperità, pace e tanto amore, sopra la loro vita, (non so voi), però le Scritture ci dicono che nel caso di Giacobbe: Li benedisse, dando a ciascuno la sua benedizione particolare, (Vrs 28), e le sue parole erano le parole dell’Eterno nei loro riguardi.

Beniamino era l’ultimo nato dei fratelli. Fratello di sangue di Giuseppe, perché figlio di Rachele, (morì dandolo alla luce, Genesi 35:17,18), ed il tesoro particolare di Giacobbe quando pensava di aver perso Giuseppe.

Nella storia dei “Beniaminiti” però, (che scopriamo nei libri dl Vecchi Testamento), la benedizione profetica di Giacobbe non poteva che avverarsi. Erano guerrieri valorosi che sapevano usare entrambi le mani, (1 Cronache 12:2/Giudici 20:16), ambidestri, un vantaggio enorme in combattimento, (ed un pizzico d’ironia riguardo il significato del loro nome).

E’ proprio nel libro dei Giudici che leggiamo del quasi totale stermino di questa tribù da parte dei loro fratelli, (le altre tribù), per volontà di Dio, (Giudici 20:18,23,28), perché alcuni sodomiti nella città Beniamita di Ghibea, avevano fatto delle cose orrende alla concubina di un Levita non potendo farglieli a lui. I capitoli 19-21 del libro dei Giudici, ne raccontano i dettagli violenti e feroci. Ci lasciano a bocca aperta riguardo quel “piano meraviglioso” di Dio nei riguardi di tutto Israele, con la conclusione del libro che afferma: In quel tempo non c’era alcun re in Israele; ognuno faceva ciò che sembrava giusto ai suoi occhi. (Giudici 21:25)…

Ormai Israele era diventato un popolo e voleva un Re. Non gli bastava il loro Dio che gli aveva creati chiamandoli all‘esistenza attraverso continui miracoli, (in pratica era un popolo che non doveva neanche essere, a motivo della sterilità e l’incredulità di Sara, Genesi 18/21). Adesso Israele voleva assomigliare gli altri popoli attorno a loro, (1 Samuele 8:20), con un uomo bello, alto e forte alla loro guida, e così l’Eterno gli diede un Beniamita.

Saulo era lo Schwarzenegger d’Israele. Il Signore aveva avvisato il popolo che sarebbe stato un vero “lupo rapace”, e che il popolo sarebbero diventati i suoi schiavi. ( 1 Sam. 8:11-17).
Quanti cristiani oggi hanno ricevuto un vero Beniamita come guida, per soddisfare i “desideri” del loro cuore. E’ la bibbia che ci dice che è Dio che dona “lupi rapaci” per la guida di tanti che professano Cristo, perché i loro cuori non sono nascosti in Lui, ma sono ingannati dai loro desideri.

Saulo era un guerriero formidabile ed impressionante, ma presto il popolo capì chi invece l’Eterno aveva scelto come Re, e dalla cui stirpe un giorno sarebbe nato Gesù.

I lupi rapaci sono un giudizio di Dio sul popolo che non vuole il Signore, ma:Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole. (2 Tim. 4:3,4)

Che piano! Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma solo il piano dell’Eterno rimarrà fermo. (Proverbi19:21)… Altro che villa, posizione, aereo privato e gioielli! … “negli ultimi tempi lo capirete appieno”… (Geremia 30:24/23:20)

Quando l’apostolo Paolo incontra Gesù sulla strada di Damasco, rimase scioccato. Il suo vero nome era Saulo. Paolo era il suo nome come cittadino Romano. Questo “secondo” Saulo invece l’aveva scelto Gesù per noi, (noi pagani o gentili, come ci definisce la bibbia). Saul era un Beniamita doc. Un vero “lupo rapace” secondo la definizione della Parola profetica di Giacobbe. Un feroce persecutore di “quelli della Via”, divorando prede, e spartendo le spoglie come nell’esempio del primo martire Stefano, e testimoniando di se stesso dicendo: io ho perseguitato fino alla morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne… (Filippesi 3:4-6/Atti 7:58/22:3,4).

E’ per questo che usa questa colorita definizione quando parla per l’ultima volta agli anziani della chiesa di Efeso: Infatti io so che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge. (Atti 20:29)… ne conosceva troppo bene il suo significato…

Quanto bisogno c’è di conoscere tutta la bibbia per capire “il piano di Dio”! Ci sono episodi nella vita del credente che non sappiamo spiegare in quel momento. Momenti terribilmente buie e scabrosi, perfino scandalosi e macabre.

Quando leggo del piano di Dio per il Suo unigenito figlio, sembra completamente sbagliato. Il Salvatore del mondo, Dio che diventa uomo, il Messia promesso dall’antichità, ed esce di scena subito, senza aver neanche spiegato se la terra è piatta o meno, o rivelato la tecnologia dietro il tele-trasporto!

Dio invece ci dimostra attraverso il Vangelo di un Beniamita, una volta lupo rapace, la rivelazione donatogli di quel suplizio della morte in croce e della risurrezione gloriosa di Gesù. Dio ha scelto il nostro Apostolo personalmente, aprendogli gli occhi al Suo piano meraviglioso, in, (ed attraverso), Gesù, illustrandoci la grazia per primo verso di Saulo, (e i Beniamiti), e poi abilitandoci all‘udire, al credere, ed al dimorare in Colui per la quale tutto ha un senso.

Quando uno mi chiede adesso del piano meraviglioso di Dio per noi gli domando: “Quale era il piano di Dio per il Suo figlio Gesù? … Esatto! Doveva morire e dare la Sua vita come sacrificio. Pensi che il piano di Dio per ognuno di noi sia diverso? Ricomincia dalla Genesi, ed il Signore ti illuminerà:

Benché fosse Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì, e, reso perfetto, divenne autore di salvezza eterna per tutti coloro che gli ubbidiscono… Conveniva infatti a colui, (per il quale e per mezzo del quale sono tutte le cose), nel portare molti figli alla gloria, di rendere perfetto per mezzo di sofferenze l’autore della salvezza. Poiché dunque Cristo ha sofferto per noi nella carne, armatevi anche voi del medesimo pensiero, perché chi ha sofferto nella carne ha smesso di peccare…

Poiché a voi è stata data la grazia per amore di Cristo, non solo di credere in lui, ma anche di soffrire per lui (Ebrei 5:8,9/4:10/1 Pietro 4:1/Filippesi 1:29).

Il piano di Dio E’ meraviglioso! Saulo ci rivela che: (Dio Padre), in lui, (Gesù), ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore, avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà… In lui siamo anche stati scelti per un’eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di Colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà… In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l’Evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; il quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena redenzione dell’acquistata proprietà a lode della Sua gloria… (Efesini 1:4,5,11, 13,14)

Quanto mi rincuorano le parole di Pietro: Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi… A loro fu rivelato che, non per se stessi ma per noi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato l’Evangelo, mediante lo Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano riguardare addentro. (1 Pietro 1:10,12).

Chissà cosa volesse dire il “vecchio lupo” quando scrisse ai Romani riguardo il suo popolo nativo: non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele è avvenuto un indurimento parziale finché sarà entrata la pienezza dei gentili, e così tutto Israele sarà salvato come sta scritto: «Il liberatore verrà da Sion, e rimuoverà l’empietà da Giacobbe»…

Che Piano! O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie! «Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato suo consigliere? O chi gli ha dato per primo, sì che ne abbia a ricevere la ricompensa?». Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. (Romani 11:25,26,33-36).

Da oggi in poi non vedrò mai più un lupo con gli stessi occhi di prima. Dio ha un piano, ed è solo una meraviglia di misericordia e grazia trovarsi partecipante nella conoscenza per fede, anche se c’è da soffrire un pochino temporaneamente, non è niente in confronto alla gloria e la vita eterna a venire… (Ebrei 12:2,3/1 Giovanni 5:19,20).

Sander Steall

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