Una buona lettura

libri-bambiniIn questo articolo vorrei sottolineare l’importanza di dedicarsi alla lettura di buoni libri, di libri che aiutino i lettori a riflettere e a pensare alla propria condizione esistenziale.

Una volta un caro fratello mi disse una frase che ricordo ancora: “Fare un libro è men che niente, se poi questo libro non sa rifar la gente”!

Ciò vuol dire che se un libro dopo essere stato letto dovesse lasciare una persona così com’era quando questa aveva cominciato a leggerlo (o addirittura renderla peggiore di com’era prima), allora quel libro non varrebbe nulla e non varrebbe la pena di leggerlo.

Ma, tralasciando ovviamente tale prospettiva negativa e nociva, pensiamo invece alla parte buona di quella frase detta da quel fratello, ovvero alla possibilità che un buon libro possa in qualche modo rifar la gente, ossia trasformarla in senso migliore.

Cos’è infondo un libro? Una raccolta di pensieri trasmessi da qualcuno (l’autore) a qualcun altro (il lettore). Un libro, quindi, sarà buono se i pensieri dell’autore sono buoni e se la trasmissione di essi (dall’autore al lettore) sarà proficua, apportando qualche giovamento al lettore.

Ad esempio un libro sarà educativo se aiuterà a crescere e a maturare chi lo legge.

Una volta ascoltai una bella definizione sul termine ‘lettura’. Lettura deriva da ‘lectura’ e significa ‘raccolta’. Chi legge, quindi, raccoglie qualcosa. E se quel qualcosa che raccoglie leggendo è buono, allora la ‘lectura’ aumenterà il suo bagaglio (a livello di pensieri, di emozioni e sentimenti). Se la raccolta sarà buona allora da essa deriveranno dei frutti buoni (maturi e non acerbi), che renderanno migliore la persona che li ha raccolti e mangiati.

Da questo punto di vista (la lettura vista come raccolta – di pensieri, idee, valori, ragionamenti, consigli, ammonimenti, osservazioni -) ovviamente scaturiscono due importanti osservazioni:

  • da una lettura (raccolta) possiamo ricavare frutti buoni;
  • da una lettura (raccolta) possiamo ricavare frutti cattivi.

Questo pensiero ci deve aiutare a capire quanto sia importante valutare il tipo di letture che facciamo.  Infatti:

  1. non tutte le letture sono buone;
  2. non tutte le letture sono da scartare

E, allora, come fare a discernere quali letture fare e quali no? Come fare a valutare se una certa lettura ci renderà migliori o peggiori, se da essa potremo trarre buoni principi o, viceversa, pensieri iniqui e menzogneri?

Di fronte a queste possibilità o a questo dubbio mi viene in mente un criterio valido per districarci di fronte alla scelta da fare davanti al rischio di peggiorare leggendo un certo libro – da un lato – o dinanzi alla voglia di migliorare decidendo di leggere un determinato libro – dall’altro -. Tale criterio ce lo fornisce l’apostolo Paolo con le seguenti parole:

Tutto quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, tutto ciò in cui vi è qualche lode o virtù, quello sia l’oggetto dei vostri pensieri” (Filippesi 4: 8).

Più chiaro di così?! L’apostolo ci sta guidando sulla via per scegliere l’ oggetto dei nostri pensieri se vogliamo crescere bene, se vogliamo crescere sani e ricavare (dalla lettura) dei buoni frutti.

La lettura può essere fonte di ispirazione, chè spinge a pensare e a riflettere su cose alle quali noi stessi magari non avevamo penato.

Ecco perché credo che quel fratello aveva ragione nel dire che un buon libro deve poter rifare (cioè in qualche modo cambiare) la gente.

Io personalmente fui cambiato (divinamente cambiato) dalla lettura di un libro. Come e perché? Ripensando al come riconosco che ciò fu per l’intervento di Dio attraverso il Suo Spirito (che si usò di una lettura scolastica per rivelarmi il sacrificio espiatorio di Gesù per la mia vita) e riguardo al perché posso solamente dire che ciò fu perché Dio decise di chiamarmi e toccarmi.  E tutto avvenne mentre stavo leggendo un libro. Quel libro non era la Bibbia, ma Dio se ne usò lo stesso.

Non voglio dire che bisogna preferire altri libri alla Bibbia, perché solo la Bibbia è interamente parola di Dio (e dunque il suo autore è Dio e la trasmissione dei suoi pensieri è Unica), ma solo che se Dio vuole (ed a me è successo) Egli può usarsi anche di qualche altro libro per trasmettere qualcosa che rientri nella Sua volontà a chi legge. E le parole dell’apostolo Paolo ci aiutano a capire come scegliere un eventuale libro che possa portarci del bene e di cui, magari, Dio potrebbe usarsi per farci ‘raccogliere’ qualcosa che Lui vuole che entri nel nostro ‘bagaglio’ (mentale, morale e spirituale).

E’ da qualche tempo che personalmente mi rendo conto dell’importanza di leggere sempre di più la Bibbia e, come educatore, di cercare di scrivere dei libri che possano aiutare le persone a riflettere su se stesse. Dio mi ha infatti indicato che l’educazione (come Lui la vorrebbe) dovrebbe servire proprio a trasmettere pensieri e principi che in qualche modo possano aiutare le persone a dirigersi vero la Verità della parola di Dio. Ed a volte questo accade anche quando si educa, ossia quando si cerca di portare le persone a riflettere per capire quali siano i principi sui quali basare e regolare la nostra vita affinchè possiamo vivere bene, ovvero sempre di più secondo la volontà di Dio. In questo senso ho sentito di scrivere un primo libro educativo-spirituale nel quale ho raccolto molte considerazioni e aspetti educativi e spirituali che, nel corso del tempo, ho imparato e ricevuto dalla mia esperienza con Dio. Ed ora vorrei diffondere tale libro tra coloro che sentono in cuore di leggere qualcosa che possa stimolarli a riflettere sulla vita, sui valori, sull’educazione, sul senso della giustizia.

Di seguito, pertanto, vorrei dare a chi lo desideri gli elementi per eventualmente richiedermi tale libro

Enzo Maniàci

Il giusto è il primo accusatore… 

di se stesso !

giustizia umanaogiustizia divina

Perché  giustificarsi quando non si è conformi alla giustizia di Dio? Perché  giustificare ciò che è contro i principi divini?

Forse ciò aiuta a crescere nella Verità?!

Per coloro che volessero avere una copia del libro lascio il miei contatti:

Enzo Maniaci cell. 340/3094547 e-mail: enzo_maniaci@libero.it

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