Ti è mai capitato di aprire il tuo armadio pieno zeppo di vestiti e pensare: “Non ho niente da mettermi oggi…”
Ti è mai capitato di aprire il tuo frigorifero ricolmo di cibo e dire: “Non c’è niente da mangiare …”
Peccatori quali siamo, abbiamo questa strana tendenza di vivere in mezzo a copiose benedizioni e sentirci come se fossimo poveri e bisognosi.
Come può accadere? In una sola parola: invidia. Ma tutto inizia dalla dimenticanza.
L’invidia dimentica le benedizioni, e nel dimenticarle si immagina povera, e nel ritenersi povera cede il posto alla fame, e questa sensazione di fame ci tenta a cercare e desiderare quello che non è assolutamente in grado di soddisfare.
Ti è capitato ultimamente di avere attacchi di invidia quando:
- Hai visto qualcuno passare per strada guidando un’auto di lusso?
- Sei passato a piedi davanti alle vetrate di un ristorante raffinato?
- Hai saputo delle vacanze che i tuoi vicini faranno quest’estate?
- Hai interagito con il marito/moglie di qualcun altro?
- Hai osservato il fisico di un’altra persona in palestra?
- Hai scrollato il feed di Instagram prima di andare a dormire?
Si può tranquillamente dire che se sei un peccatore, l’invidia ti spia alla porta in continuazione.
Wow … Forse stai pensando: “Grazie per la meditazione incoraggiante di oggi, Paul!” Permettimi allora di incoraggiarti nel tuo combattimento contro questa realtà che si chiama invidia.
C’è un solo modo per farlo: Ricorda quello che hai.
Ti invito a sederti e a metterti a contare le tue benedizioni. Fai un inventario di tutto quello che hai; resterai sorpreso nel vedere come ben presto la lista inizi a richiedere più pagine.
Pensa a tutte le persone che si prendono cura di te e che ti servono in qualche modo. Considera tutti i modi in cui la grazia comune di Dio rende la tua vita confortevole, piacevole, e sana.
Se pensi alla vita con un cuore umile e grato, ben presto ti ricorderai di essere una persona che è stata ingiustamente colmata di benedizioni.
La benedizione più immeritata, com’è ovvio, è la nostra salvezza in virtù del sacrificio di Cristo. Il nostro Salvatore aveva tutto, ma è stato disposto a rinunciare a tutto per me e per te.
Egli ha lasciato una gloria celeste che le nostre piccole menti non possono concepire affinché la battaglia per i nostri cuori potesse essere vinta, ora e per sempre. Sappiamo che un giorno l’invidia non ci sarà più, e che vivremo per sempre nella presenza del suo amore, pienamente e completamente soddisfatti.
Nell’attesa di quel giorno, dovremo combattere contro l’invidia. Ma è un combattimento che non dobbiamo affrontare da soli. Il sacrificio di Cristo ci dona grazia qui e ora: una grazia che salva, ristabilisce, fortifica, perdona e trasforma.
Amo vedere questa grazia all’opera nel cuore di Asaf man mano che il Salmo 73 va avanti. Egli inizia con: “Poiché invidiavo i prepotenti, vedendo la prosperità dei malvagi” (v. 3). Ma alla fine del Salmo, la grazia lo ha soccorso e trasformato, e il risultato è stato l’appagamento: “Chi ho in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te” (v. 25).
Quando sei soddisfatto nel Donatore, perché hai trovato in lui la vita per cui sei stato creato, sei liberato dalla insaziabile ricerca della soddisfazione che fa parte della deprimente vita di molte persone.
I nostri cuori invidiosi riposeranno solo quando avranno trovato soddisfazione in lui.
Dio ti benedica
DOMANDE PER LA RIFLESSIONE
1. Quando è stata l’ultima volta che hai sperimentato un attacco di invidia? Di che cosa eri “affamato” in quel momento?
2. Che cosa stavi dimenticando nella circostanza che ti ha fatto diventare invidioso? Che cosa avresti dovuto ricordare in quel momento per aiutarti a combattere l’invidia?
3. Oggi o questa settimana siediti e mettiti a contare le tue benedizioni. Prenditi tutto il tempo necessario e riempi la lista con le benedizioni che hai dimenticato. Quali sono alcune delle benedizioni che ti eri dimenticato?
4. Quali sono alcune piccole misure concrete che puoi attuare per fare in modo che il tuo cuore passi da “Poiché invidiavo” a “Sulla terra non desidero che te”?
5. Come puoi benedire altre persone servendole? Dopo averle servite, come puoi benedirle aiutandole a ricordare quello che hanno?
Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA.
https://www.coramdeo.it/articoli/una-soddisfazione-che-suscita-invidia/
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