Usa, evangelici sempre meno dalla parte di Trump?

Dopo i battisti del Sud che hanno preso le distanze dal presidente Usa, il sostegno a Biden arriva dai “pro life evangelicals”. Il tema dell’interruzione di gravidanza ritorna in auge nella campagna elettorale nordamericana. E oggi intanto al via l’audizione in Senato della giudice Barrett, strenua antiabortista

Roma (NEV), 12 ottobre 2020 – Pare stia cambiando il vento tra gli evangelici Usa. Dopo gli esponenti della Convenzione Battista del Sud, tradizionalmente conservatori, una nuova “voce” del mondo delle chiese si è fatta sentire. Sono i “pro-life evangelicals for Biden” e ne ha parlato un articolo del Guardian di pochi giorni fa. Un movimento pro vita e contrario all’aborto, con ogni evidenza, che decide di sostenere apertamente il candidato democratico Joe Biden. Come dire, “classici” elettori di Donald Trump folgorati sulla via di Damasco.

“Sapendo che la ragione più comune che le donne adducono per l’aborto è la difficoltà finanziaria – scrivono sul loro sito i pro life – apprezziamo una serie di proposte democratiche che allevierebbero in modo significativo tale onere economico: servizi sanitari accessibili per tutti i cittadini, assistenza all’infanzia a prezzi equi, un salario minimo che solleverebbe i lavoratori dalla povertà. Per questi motivi, crediamo che, a conti fatti, le politiche di Joe Biden siano più coerenti con l’etica della vita di forma biblica rispetto a quelle di Donald Trump. Pertanto, anche se continuiamo a sollecitare diverse politiche sull’aborto, esortiamo gli evangelici ad eleggere Joe Biden come presidente”.

Il tema dell’aborto, un tema ancora piuttosto divisivo negli Usa – qui sotto un tweet del senatore Bernie Sanders -, è risalito agli onori della cronaca e della campagna elettorale anche nelle ultime settimane. Proprio oggi la giudice Amy Coney Barrett, nominata dal presidente Usa alla Corte Suprema, fervente cattolica e antiabortista, si è presentata dinanzi ai membri della commissione Giustizia del Senato per l’audizione di conferma con i suoi sette figli. La 48enne magistrata è stata scelta il 26 settembre scorso da Trump per succedere all’icona femminista e progressista Ruth Bader Ginsburg.

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