Usura o Interesse

usuraNon gli presterai il tuo denaro a interesse, né gli darai i tuoi viveri per ricavarne un’usura. Levitico 25:37Cos’è l’usura?
L’usura è il reato che commette chi, sfruttando il bisogno di denaro di un altro individuo, concede un prestito chiedendone la restituzione a un tasso d’interesse superiore al cosiddetto “tasso soglia” consentito dalla legge.
L’usura non uccide, ma condanna a lunghe agonie, coinvolgendo sia la vittima che i familiari, quando ne vengono a conoscenza e tentano soccorsi “impossibili”, con compromessi morali e finanziari.

Dalla lettura di alcuni passi dell’Antico Testamento, comprendiamo che Dio è contrario…

… a fare prestiti con usura o interesse verso i fratelli ed il nostro prossimo, per esempio:

•   Non si potevano esercitare prestiti ad usura verso i propri fratelli

“Non farai al tuo prossimo prestiti a interesse, né di denaro, né di viveri, né di qualsiasi cosa che si presta a interesse”. Geremia 23:19

•   Non si potevano esercitare prestiti ad usura verso i propri fratelli, in particolare se erano poveri
“Se uno dei vostri diventa povero e privo di mezzi, tu lo sosterrai, come sosterrai lo straniero e l’ospite, affinché possa vivere presso di te. Non prendere da lui interesse, né usura; ma temi il tuo Dio e il tuo prossimo viva presso di te. Non gli presterai il tuo denaro a interesse, né gli darai i tuoi viveri per ricavarne un’usura”. Levitico 25:35-37

Dio non è contro al “prestito” o al “dare”, ma è contrario “agli interessi” che da queste azioni potrebbero scaturire, Dio è bene attento alla motivazione che il donatore ha, e alla sua attitudine.
Infatti nella Bibbia ci viene detto: “perché Dio ama un donatore gioioso”. 2 Corinzi 9:7

C’è una regola nella Parola di Dio fondamentale. Una regola che va contro a quello che oggi è il pensiero che vige nella società.
La nostra società tende sempre più all’egoismo, al pensare solo ed esclusivamente a se stessi.
Difficilmente si è propensi verso il nostro prossimo, generalmente uno dà qualcosa a qualcuno, e consciamente o inconsciamente si aspetta in seguito di ricevere qualcosa.
La gente oggi, ha perso la gioia di donare e basta, donare senza aspettarsi nulla in cambio.

Avrai fatto l’esperienza di donare qualcosa a qualcuno e la gioia che ne hai avuto è stata grande, soprattutto se il destinatario era per te una persona cara, ed anche il regalo era qualcosa di importante.
Quello che invece tanti non realizzano più è la benedizione del dare qualcosa a chi non può darci nulla in cambio.

Dare a chi non ha nulla, dare a chi non può restituire indietro nulla, è un principio divino che implica una grande benedizione, che oggi la gente e la Chiesa sta perdendo, o sperimenta sempre meno.

“Alla fine di ogni triennio, metterai da parte tutte le decime delle tue entrate di quell’anno e le depositerai dentro le tue città; il Levita, che non ha parte, né eredità con te, lo straniero, l’orfano e la vedova che abitano nelle tue città verranno, mangeranno e si sazieranno, affinché il SIGNORE, il tuo Dio, ti benedica in ogni opera a cui porrai mano”.
Deuteronomio 14:28-29

Quando dai qualcosa non pensare di impoverire, perché ti stai “privando” di qualche bene. Quando dai qualcosa al povero tu PRESTI a Dio.
“Chi ha pietà del povero presta al SIGNORE, che gli contraccambierà l’opera buona”. Proverbi 19:17
Nel momento in cui tu fai un dono, gli “interessi” ricadono su Dio stesso e, avendo a che fare con Lui, puoi star certo che non ci perdi nulla.
Desidero sottolineare che l’attitudine non dev’essere quella di “donare per ricevere da Dio”, ma quella di “essere tranquilli, generosi e altruisti, sapendo che Dio non ci farà mancare nulla”.

Lo stesso principio lo trovi anche nel Nuovo Testamento, con Gesù, che dirà: “Diceva pure a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e così ti sarebbe reso il contraccambio; ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti” Luca 14:12-14

Non devi aspettarti nulla dagli uomini ma, devi aspettarti sempre qualcosa da Dio.
In questo passo biblico viene detto che alla risurrezione ti sarà reso il contraccambio. Non devi “dare” per un “pronto” tornaconto, devi dare con serenità e generosità sapendo che nulla ti mancherà e che alla fine dei tuoi giorni Dio ti darà anche una ricompensa, un premio per aver sperato Lui, per aver avuto fiducia in Lui e nella Sua Parola.
La ricompensa che dovresti aspettarti viene sempre da Dio:
“E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio”.
Matteo 10:42

Il premio che procede da Dio non è paragonabile a quello che gli uomini possono darti.
Il premio che proviene dagli uomini è limitato e spesso esclude in seguito il premio da parte di Dio. Quello che potrebbe rimanerti è solo il plagio di chi ti osserva, ma perderai la ricompensa divina.
“Quando dunque fai l’elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno”. Matteo 6:2
Il tuo obiettivo non dev’essere il riconoscimento degli uomini.

Dio premia molto di più quello che fai in segreto.
Alcuni esempi di ricompensa di ciò che si fa in segreto:
•    ELEMOSINA: “Affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Matteo 6:4
•    PREGHIERA: “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Matteo 6:6
•    DIGIUNO: “Affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Matteo 6:18

La legge del “dare” è un circolo che coinvolge la tua esistenza.

“Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi”. Luca 6:38
La ricompensa divina è di gran lunga migliore, essa è traboccante, qualcosa che non riuscirai a contenere.
La stessa “misura” di amore e generosità che userai ti ritornerà indietro.
La legge del Dare:
•    E’ la stessa legge della semina: “Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà”. Galati 6:7
•    E’ la regola d’oro della Bibbia: “E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro”. Luca 6:31
•    E’ la legge dell’amore: “Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Matteo 22:39
•   E’ l’espressione della vera fede: “A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve?” Giacomo 2:14-16

Desidero portare la tua attenzione sul “dare” nel pieno senso del termine. Non devi pensare solo ad un discorso di tipo economico, anch’esso fondamentale, ma devi abbracciare tutto quello che tu sei in grado di poter dare.
Il “dare” è anche una responsabilità davanti a Dio: “Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato”. Giacomo 4:17

Non dire: “Io non ho nulla da dare”!

Cosa sei chiamato a dare? :
Tempo: tu sei l’amministratore del tuo tempo e decidi come gestirlo, non puoi conservarlo, ma puoi spenderlo.
Ascolto: intorno a te, tanta gente è sola, depressa, perché non si sente ascoltata e non c’è nessuno che lo faccia, la guarigione che porta “l’ascolto” è incredibile. Saper ascoltare non vuol dire necessariamente saper dare delle risposte.
Disponibilità: alcuni si rendono colpevoli e vivono una vita vuota, perché “non fanno” quello che potrebbero e dovrebbero.
Presenza: la tua semplice presenza può rallegrare una circostanza o addirittura cambiarla
Compagnia: tanti sono soli, potrebbero guarire dai loro malesseri psicologici se solo avessero qualcuno al loro fianco.
L’uomo ama la compagnia, anche se è soltanto quella di una candela che fuma. (Cit. Georg Lichtenberg)
Sorriso: il sorriso spesso viene ricambiato da un altro sorriso, il tuo può portare gioia in altri. Non costa nulla, dura un istante, ma arricchisce chi lo riceve.
Un gesto: un semplice gesto può fare cadere grandi muri nelle relazioni, e può motivare altri a seguire il tuo esempio
La tua opinione: “Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla.” Ezra Pound
La Bibbia dice: “Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta”.
Efesini 4:29

Potrei continuare l’elenco, ma questi sono un esempio per dimostrarti che anche tu puoi “dare” tanto.

Dare senza aspettare nulla, dare per la “gioia del dare”.
Il dare senza un perché, crea tanti perché in chi riceve e li conquista.
Scoprirai la gioia e la benedizione che c’è nel “dare”, scoprirai che mentre dai … ricevi.

Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com

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