VEDERE DIO

“L’Eterno è pietoso e clemente, lento all’ira e di gran benignità” (Salmo 103:8)

Beato colui che scorge Dio venirgli incontro. Non ci sono visioni o suoni particolari: il Signore rivela la propria presenza in modo compassionevole. Egli diventa il diletto e il cantico dell’anima: la Sua presenza pervade lo spirito come una musica soave. Questo significa che in noi esiste il desiderio dell’eternità perché: “Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei [nostri] cuori il pensiero dell’eternità…” (Ecc. 3:11), infatti, desideriamo Dio stesso, e siamo in grado di ricercarLo. Significa anche che la nostra conoscenza del Signore non si riduce a un esercizio culturale, non è una materia di studio, ma riassume la nostra intera esistenza. Il nostro contatto con le cose comuni, il nostro rapporto con gli altri, le scelte della vita quotidiana … sono tutti elementi che modellano e che decidono la qualità della nostra relazione con Dio. Se nella vita di tutti i giorni sono paziente e amorevole, saprò distinguere, riguardando il mio Padre celeste, le cose che hanno veramente importanza. Se mi adopero al fine di piacere sempre di più al Signore, non dovrò andare lontano per incontrare il Suo sorriso e iniziare a dilettarmi in Lui. La verità, l’amore, la pietà, l’abnegazione sono i gradini che conducono al Suo trono: attraverso di essi giungiamo a vederLo a faccia a faccia. Il terribile castigo del peccato consiste proprio in questo: una cecità che impedisce agli uomini di vedere Dio. Per molti Egli non è altro che un pensiero, proprio Lui, che è il fondamento stesso della realtà e dell’essere! Per queste persone Egli non si traduce mai in una certezza, perché tutto rimane per esse avvolto dall’oscurità, condannandole a portare il pesante fardello della paura. In questo consiste la ricompensa della virtù.

Proteggiamo i nostri occhi spirituali, considerando che tramite essi percepiamo la luce della vita, e che sono per noi come la porta attraverso la quale transita la gloria e la benedizione di Dio. Anima mia, custodisci con ogni premura l’amore, la verità, la riverenza e la purezza, poiché questi sono gli occhi attraverso i quali scorgi Dio. Come possiamo appropriarci di tutto questo? Fa parte del frutto dello Spirito che Gesù ci dona, riversando l’amore di Dio nel nostro cuore, affinché possiamo alzare lo sguardo e gridare: “Abba Padre”.

Da: Assembleedidio.org

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook