La sera di sabato 15 novembre, in piazza Falcone e Borsellino, a Caltanissetta, si è svolta come annunciata, la veglia delle Sentinelle in Piedi, con la presenza di oltre 130 persone che leggendo un libro hanno sostato per un’ora.
In una piazza blindata dalle forze dell’ordine, che in maniera veramente ammirevole hanno garantito lo svolgimento in libertà dell’incontro, viste le annunciate contromanifestazioni di gruppi lgbt, che a distanza però, hanno insultato i pacifici partecipanti alla veglia che in silenzio tutti insieme, ognuno con il proprio credo e i propri Ideali hanno sostato perché non venga tolta la libertà di parola, libertà garantite non soltanto dalla Costituzione Italiana ma anche dai trattati internazionali, in particolare dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Presentato come necessario per fermare atti di discriminazione e violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il disegno di legge promosso dall’On. Scalfarotto, contro il quale hanno manifestato le Sentinelle, lede la libertà di opinione e di espressione sancita e garantita dalla Carta Costituzionale.
Con questa legge infatti, già approvata alla Camera dei Deputati e tuttora in discussione al Senato, chiunque affermasse che la famiglia si fonda sull’unione tra un uomo e una donna o fosse contrario alle adozioni di bambini da parte di coppie di persone dello stesso sesso, potrebbe subire una denuncia penale per omofobia e rischiare di essere processato e condannato ad una pena detentiva fino a un anno e sei mesi.
La Sentinella, che ha con il megafono presentato l’iniziativa, che analogamente e con le stesse modalità si svolge da mesi in tantissime città italiane non senza difficoltà generate da aggressioni, ha ricordato in maniera sintetica che le finalità delle veglie è solo volta ad impedire quindi l’approvazione del Disegno di Legge Scalfarotto, in quanto incostituzionale e liberticida sotto il profilo della libertà di espressione e di critica; ha aggiunto : vegliamo in quanto favorevoli alla famiglia come società di diritto naturale, formata dall’unione stabile tra un uomo e una donna; ed ancora per affermare che i bambini non sono oggetti da fabbricare su ordinazione e che la loro crescita sana ed equilibrata può avvenire soltanto in una famiglia formata da un uomo e da una donna.
Alberto Maira
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook