Virtual sex con donne adulte, Adolescenti ricattati su Facebook in Trentino Alto Adige

Fratelli e sorelle in Cristo Gesù, fate attenzione ai vostri figli, quando sono al computer…dentro il PC si nascondono tante insidie e tante macchinazioni del diavolo…utilizzare il computer per il Signore, per studiare o per crescere in opere e scienza è sicuramente edificante, ma quando si visitano siti, solo per il gusto della curiosità o si naviga per il gusto di una scoperta giovanile o per sentirsi grande…lì c’è l’avversario, padrone del mondo, pronto ad ammaliarli e a conquistarli! 

In pochi giorni alla Polizia postale di Trento è arrivata una decina di segnalazioni. Giovani maschi, minori, che si lasciavano sedurre da donne adulte on line con le quali, dopo ammiccamenti vari e ostentazione delle nudità, finivano con avere rapporti virtuali. Che però avrebbero potuto recare danno alla loro reputazione giacché le mantidi del web minacciavano di postare le immagini compromettenti su Facebook.

L’esito è drammatico: minorenni minacciati, atterriti dall’idea di rovinare la propria reputazione e costretti a pagare, magari recuperando qualche centinaia di euro dai portafogli dei genitori inconsapevoli. I ragazzini tra i 15 e i 17 anni, tutti residenti in Trentino, si sono rivolti agli agenti.

Terrorizzati hanno raccontato agli esperti della polizia postale storie speculari che svelano nel complesso un fenomeno sempre più diffuso: il termine tecnico è «sexting» (dalle parole «sex» e «texting» ovvero inviare sms) e si tratta dello scambio in rete di materiale hard, video e foto amatoriali

La polizia postale di Trento è partita da questo episodio e da queste indagini per lanciare una campagna di sensibilizzazione per figli a genitori sull’utilizzo consapevole della rete con un invito, d’obbligo, alla massima cautela

 

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