Ciao a tutti io sono Nicoletta e ho 41 anni. Voglio raccontare ciò che Dio ha fatto nella vita mia e di mia figlia che vedete nella foto. Quante volte Dio ha bussato al mio cuore? Beh sono state tante… premetto che vengo da una famiglia cattolica non praticante. Sentivo parlare di Dio, ma di un Dio morto sulla croce.
Sposandomi, all’età di 18 anni presi casa di fronte ad una chiesa evangelica. Lì Dio incominciò a cercarmi. Conoscevo tutte le sorelle e i fratelli che gentilmente mi invitavano ad entrare e pregare… dicevo di sì ma non andavo mai perché non avevo mai tempo.
Avevo una vita da donna sposata, non mi mancava nulla economicamente, mio marito lavorava e io facevo la mamma a casa. Potevo essere felice… eppure sembrava tutto così inutile, scontato che non riuscivo mai a gioire quando andavo a fare un viaggio con la mia famiglia o in qualche festa. C’era sempre un vuoto, un macigno che non capivo perché mi facesse stare così male… me la prendevo con tutti… ero apatica, scontrosa anche con mio marito, tant’è che, arrivati all’orlo del nostro matrimonio, decisi di lasciarlo perché io mi ero straconvinta che l’amore fra me e lui non c’era più.
Da lì il Signore incominciò a insistere su di me per salvare il mio matrimonio, ma io avevo mente e cuore chiusi e non capivo.
Conobbi su Facebook un uomo che era evangelico, frequentava una chiesa e mi parlava di Dio (così diceva lui). Non era di qua, bensì del nord. Incominciai a frequentarlo al telefono e mi innamorai perdutamente. Nella mia ingenuità credevo che Dio mi avesse premiata con un uomo che mi avrebbe avvicinata a Lui. Ho avuto sempre nelle mie difficoltà il Signore come mio scudo… nelle mie piccole preghiere c’era sempre “Signore aiutami”.
Decisi di trasferirmi e di iniziare una vita con lui. Appena salita al nord, mi accorsi che non era così credente come diceva, beveva molto e un giorno scoprii delle pillole sul suo comodino per una sua dimenticanza… pillole che mi incuriosirono molto. Feci una ricerca su internet e scoprii a malincuore che era affetto da HIV… senza parole, con un nodo in gola iniziai piangere… mi sentivo tradita perché non mi aveva detto niente. Presa dallo spavento, iniziai a pregare tantissimo, imploravo il Signore di aiutarmi… continuai a pregare anche per lui affinché fosse guarito. Il Signore stava vedendo come stavo soffrendo io e non mi ha abbandonata MAI.
Scoprii di aspettare un figlio e incominciai a tremare perché pensavo di essere affetta anch’io dell’HIV. L’unica soluzione era quella di abortire, pensavo… ma appena pregavo e mi inginocchiavo, una pace e una gioia mi assalivano dentro…quello non era l’uomo giusto, tant’è vero che mi diceva di abortire.
Tornai a casa con quell’esserino nel grembo e feci l’ennesima preghiera con testuali parole: “Signore, io so per certo che ho peccato, e so per certo che tu non mi hai mai abbandonata perché mi hai sempre cercata…io affido nelle tue mani la mia vita e quella di questa creatura e credo fermamente che tu mi aiuterai e che hai un piano per noi… io ti supplico, voglio vedere la tua gloria e il tuo miracolo e un giorno daremo la nostra testimonianza”.
Passarono i giorni, incominciai a fare le prime analisi di routine che si fanno in gravidanza e, senza che io l’avessi chiesto, tra queste c’era anche il test HIV. Il referto sarebbe arrivato dopo tre giorni, e io sapevo già dentro di me che il Signore non mi avrebbe delusa. Infatti, per la gloria di Dio, il risultato fu IMMUNE NEGATIVO! Il Signore mi ha premiata anche se non ne sono degna, e da qui io ho sentito il vero Amore che ti avvolge il cuore e l’anima.
La mia bambina è nata in ottima salute, 3.620 grammi di amore. Adesso sono felice, anche se sono una mamma single. Ho affrontato altre battaglie, ma Dio è sempre al nostro fianco perché ha promesso che a mia figlia non mancherà mai un papà… non terreno ma bensì un Papà celeste che la ama più di me. Il mio miracolo è questo e lo voglio dire a tutto il mondo.
Adesso Eva, la mia bambina, ha 21 mesi ed entrambe godiamo di buona salute perché la nostra vita appartiene a Gesù.
Gloria a Dio!
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