Paolo era appena atterrato. Il mio amico d’infanzia veniva a stare un paio di giorni da me prima di ripartire per un altro mese intenso di conferenze ed insegnamenti. Paolo era un missionario. Vent’anni di servizio come evangelista in vari paesi del terzo mondo, adesso girava insegnando, edificando ed incoraggiando il corpo di Cristo…
“Ma qui son tutti matti!” esclamò mentre in macchina tornavamo a casa cercando di evitare di essere speronati da autisti che avevano più fretta di noi… “hehe” risposi sorridendo, “qui se hai qualcuno davanti, hai già perso la gara, ma noi sappiamo meglio no?”…
Paolo era un riformatore calvinista DOC. Aveva un master in teologia avanzata con delle specializzazioni in greco ed ebraico antico. Innumerevoli pubblicazioni e dibattiti pubblici lo avevano lanciato ad un notevole successo nell’ambito teologico dottrinale, ed era intimo con le più conosciute “Colonne Evangeliche” dei nostri tempi.
“Chi va piano, va lontano ed arriva sano” mi rispose mentre una signorina ci sfiorava in una “Smart” con la mano sinistra che metteva il rossetto con solamente il gomito appoggiato al volante perché col destro era occupata ad aggiustare i capelli mentre si guardava allo specchietto retrovisore parlando al telefonino incastrato tra guancia e spalla …
“In India ed Africa lo capivo il perché del caos in strada” continuava guardando inorridito due bambini in arrampicata libera sul cruscotto di una multipla mentre il padre inchinato e tutto storto cercava di vedere attraverso il vetro senza scendere sotto i 120km all’ora nella corsia di sorpasso… “non ci sono le regole e neanche le patenti li, ma qui! Sembra che la gente non gliene freghi niente una volta che è seduta nell’abitacolo di una vettura”…
Fuori dalla circonvallazione cominciò a rilassarsi un po, e giratosi verso di me con un sorriso enorme mi disse: “beh, che ti dice il Maestro questo periodo, ti sei convertito?
Quanto mi piacevano le nostre chiacchierate ed il tempo insieme, magari a fare una pescata o una passeggiata in montagna. Paolo era uno di quegli amici che anche se non lo vedevi per un paio di anni, quando lo rivedevi era come se fosse ieri l’ultima volta che l’avevi visto…
“Eh my good friend” risposi guardando dritto in avanti, cercando di non esplodere in una risata alla sua battuta sarcastica e provocatoria… Paolo aveva un modo di predicare che ti lasciava infastidito. Il Signore si usava di lui per stimolare e stuzzicare, a volte per risvegliare quel timore di Dio tanto dimenticato da predicatori moderni. Se non avevi una tangibile presenza della santità e della giustizia di Dio dopo un ora di Scrittura pura dalle sua labbra, eri sdraiato in terra in un lago di lacrime avendo un reale senso della tua totale depravazione e lontananza dall’Eterno. In tutti e due i casi andavi via una nuova creatura, rigenerata dalla Parola vivente ed efficace ancora all’opera oggi giorno attraverso un vaso semplice di misericordia nelle mani del vasaio…
“Non avete ancora cambiato “fiorellino” continuai, rilanciando la palla nel suo campo, “ti avevo scritto che quel “tulipano”, (T.U.L.I.P. i 5 punti del calvinismo), non va bene”… “hahaha”, rise Paolo, “e che fiore useresti tu?”, “non mi viene in mente nessuna per adesso, ma quell’unica parola centrale ci rovina tutto il giardino fiorito… “LIMITED” (limitato, sta per limitata espiazione), “questa parola applicata a Dio non è possibile, come “destino” e “Cristo” o “sovranità” e “libero arbitrio” o “onnipotenza” e “limiti” non possono stare nella stessa frase per descrivere l’Eterno”… “io userei la parola “PERFETTA” espiazione, T.U.P.I.P. Ma tupip non è un fiore, sembra un “rapper” della “Motown music””…
Ridemmo insieme per il resto del viaggio cercando di pensare a nomi di fiori che potrebbero essere applicati per meglio definire quella base riformata tramandata a noi anche con il costo della vita per alcuni di coloro che l’avevano ricevuta…
Il sole si abbassava all’orizzonte di quella serata estiva mentre eravamo seduti fuori nel loggiato a contemplare la natura…
“Certo è che “limitato” non è una parola che s’addice al nostro Dio” disse Paolo mentre guardava un falchetto che sorvolava la macchia mediterranea in cerca di qualche preda…
“Perfetta è meglio”, risposi, “specie quando le Scritture mettono enfasi sul: Questa parola è sicura e degna di essere accettata in ogni maniera. Per questo infatti ci affatichiamo e siamo vituperati, poiché abbiamo sperato nel Dio vivente, il quale è il Salvatore DI TUTTI GLI UOMINI e principalmente dei credenti. (1 Timoteo 4:9,10).
“In che senso?” mi chiese Paolo quasi stupito che avevo citato questo passo.
“beh”, risposi, facendo finta di non essermi accorto che qualcosa lo turbava… “Questa è la testimonianza resa nei tempi stabiliti, (scrive l’apostolo), di cui io sono stato costituito banditore e apostolo (dico la verità in Cristo e non mento), dottore dei gentili nella fede e nella verità. Gesù ha dato se stesso come prezzo di riscatto PER TUTTI”… (1 Timoteo 2:6,7).
Paolo mi guardava come se stesse cercando di capire se lo stavo stuzzicando a posta o se ero serio…
“E’ per questo che l’espiazione è PERFETTA, e non LIMITATA” gli dissi lentamente così capiva che dicevo sul serio… “e la prova di questo è che Gesù risusciterà secondo le Scritture ogni anima vivente per il giudizio. (Giovanni 5:28,29). “Se il sacrificio di Gesù era limitata solamente a salvare chi avrebbe creduto, non avrebbe il diritto legale di risuscitare ogni anima che non ha creduto ma che è morto nei suoi peccati. Siccome la morte entrò nel mondo a causa del peccato, (Romani 5:12), e nella risurrezione di tutti la morte sarà l’ultimo nemico sconfitto, (1 Corinzi 15:26), Gesù per forza ha dovuto pagare il prezzo di riscatto anche per chi non crede, per avere il diritto legale di poterli risuscitare, (e poi condannare)”…
Paolo mi guardava in una maniera strana. La sua tazza di tè stava per rovesciarsi a terra mentre vedevo gli ingranaggi di quella mente piena della Parola che pian piano si metteva in moto…
“Per cui, come per una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure con un solo atto di giustizia la grazia si è estesa A TUTTI GLI UOMINI IN GIUSTIFICAZIONE DI VITA.” disse sottovoce richiamando alla memoria Romani 5:18.
“Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l’ubbidienza di uno solo I MOLTI SARANNO COSTITUITI GIUSTI.” replicai citando il versetto seguente… “TUTTI a vita, ma solamente i MOLTI a salvezza”…
Paolo era scioccato! In tutta la sua vita non aveva capito quanto era esteso, grande, completo e veramente perfetto il sacrificio di Gesù ed il piano prestabilito per mezzo della volontà del Padre.
“Gesù è veramente morto per tutti” sospirò, “non c’è una contraddizione nelle Scritture. È per questo che è il Salvatore di tutti, (in giustificazione di vita), e principalmente dei credenti, (in salvezza eterna)… e questa parola è sicura e degna di essere accettata in ogni maniera”…
“E’ per questo che il Suo sacrificio è così incredibile!” bisbigliai, “Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Perché, come tutti muoiono in Adamo, così TUTTI SARANNO VIVIFICATI IN CRISTO, ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta. Poi verrà la fine, (per tutti coloro che non hanno creduto), quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza. L’ultimo nemico che sarà distrutto è la morte.” (1 Corinzi 15:21-24,26).
“Quanto mi piace quel passo in Giovanni 5” mi disse Paolo sorridendo e raggiante. “Gesù che chiama alla risurrezione i morti nei loro falli facendoli rinascere in Lui, e due versetti subito dopo spiega che tutti risusciteranno alla fine dei tempi, differenziando i “MOLTI” da i “TUTTI” … (Giovanni5: 25, 28, 29).
“Hehe” gli sorrisi, “adesso hai capito perché il nome del tulipano non va bene, l’espiazione è PERFETTA, non LIMITATA”…
“Solo Gesù ha il diritto legale di giudizio!” (Atti 17:30,31/Giovanni 5:27), mi disse Paolo guardandomi dritto negli occhi (Apocalisse 20:11-15), “adesso bisogna mettere degli occhiali scuri ed una catena d’oro al collo dei vecchi riformatori e presentare TUPIP il “rapper” del “Refomed Thug Life” per davvero”…
“Altro che “Tupac” e teologia da “50 cents”… Tupip mi piace bro, PERFETTA espiazione” gli dissi mentre guardavamo quel falchetto che si tuffava a 300 all’ora in perfetto silenzio sulla preda nascosta ed ignara di quella morte imminente che gli sarebbe piombato addosso…
Sander Steall | Notiziecristiane.com
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