Credere è servire, Jimmy Carter (1924-2024)
Alla guida della Casa Bianca dal 1977 al 1981, fu artefice degli accordi di Camp David tra Israele e Egitto nel settembre del 1978. Premio Nobel per la Pace nel 2002 con la più elevata delle motivazioni possibili (“una vita spesa al servizio degli altri”), Carter è stato un convinto evangelico battista. Oltre all’impegno per organizzazioni umanitarie, Carter ha continuato fino in età avanzata a occuparsi della sua chiesa locale, la Maranathà Baptist Church di Plains, in Georgia, in particolare insegnando nella scuola domenicale, ai bambini e alle bambine della chiesa.
Terra di martiri. Vivere in Sicilia, tra mafia e rassegnazione
Palermo splende sotto il sole implacabile, le sue chiese barocche e i palazzi liberty sono i testimoni silenziosi di una tragica storia. Qui, in Sicilia, la bellezza si intreccia indissolubilmente con il dolore, l'eroismo quotidiano si scontra con l'omertà secolare. È la terra dei martiri della legalità, da Peppino Impastato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi per aver osato sfidare il potere mafioso che avvolge quest'isola come un sudario.
Terra di martiri. Vivere in Sicilia, tra mafia e rassegnazione
“In Sicilia il dolore è follia, l'amore è follia, la morte è follia. E la follia ha...
Neonato trovato morto nella culla termica della chiesa: il dolore del parroco
Infatti, il sistema prevede un allarme immediato che rileva la presenza di movimenti se la porta della culla si apre e poi si richiude. La porta però era aperta e il sistema, di conseguenza, non ha rilevato movimenti. Da qui, la non conoscenza della presenza del piccolo al suo interno, avvolto in una copertina celeste, che era stato poggiato lì da alcune ore.
Virtù e vizi, il destino eterno della politica. Pensieri di fine anno
Ma non tutto è perduto. Il 2025, anno giubilare della Speranza, si affaccia con le parole di Papa Francesco che, all’ultimo Angelus, ci ha invitato a pregare per le famiglie che soffrono a causa delle guerre. “È ipocrita parlare di pace e armare la guerra,” ha detto il Pontefice in un’intervista recente. Forse, una volta tanto, potremmo tentare di fare qualcosa di diverso: mettere la virtù del governo sopra il vizio del potere.
Propositi per il nuovo anno
Sul finire di ogni anno ci troviamo puntualmente a fare i conti con quanto fatto e a raccogliere i desideri, le speranze e le...
I politici italiani e la fede. Tra crocifissi in Parlamento e confessioni last minute
La fede, per la politica italiana, è un abito che si indossa solo nelle occasioni speciali. E se in campagna elettorale si parla di crocifissi e di radici cristiane, subito dopo la vittoria quelle stesse radici vengono dimenticate. “Dio è una scusa che usiamo per fare il nostro comodo”, diceva il grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia. Forse, mai parole furono più vere per descrivere la religione come viene vissuta dalla classe politica italiana.
Dalle guerre all’aborto all’eutanasia infantile. Le vittime dei moderni Erode
Ultimo, ma non per importanza: i bambini vittime di eutanasia. Belgio e Paesi Bassi sono gli unici due Stati ad aver legalizzato ufficialmente questa prassi, tuttavia, non va dimenticata la prassi de facto, che ha preso piede da ormai qualche anno nel Regno Unito. Alla fine dell’anno scorso, infatti, Pro Vita & Famiglia ha seguito, passo dopo passo, il tragico caso di Indi Gregory, l’ultima di un’agghiacciante serie di vicende, i cui nomi resteranno tristemente impressi nella memoria collettiva di chi lotta per il diritto della vita di tutti, a partire dai più indifesi: Charlie Gard (2017), Alfie Evans (2018), Archie Battersbee (2022). Tutti sacrificati contro il volere dei propri genitori, sull’altare di un presunto “miglior interesse” del minore, ovvero quella falsa pietà, che ipocritamente ammanta il sordido taglio alle risorse sanitarie destinate ai bambini gravemente malati. Una nuova Rupe Tarpea ma, secondo alcuni, è progresso.
Rispetto: un’indicazione non solo morale
Dunque, riconoscere che c’è una realtà al di fuori di noi, oltre, dinanzi a noi. Quando Mosè parla al popolo in nome di Dio, verso la conclusione del Deuteronomio, dice: scegli la vita, «affinché tu viva, tu e la tua progenie»; e il popolo può scegliere perché la vita e la morte, il bene e il male, gli sono stati posti dinanzi (Deut. 30, 19). Ecco, riconoscere che dinanzi a noi c’è qualcuno, qualcosa, che non ci siamo solo noi e le nostre idee in cerca di conferma, servirebbe a incanalare i rapporti in una prospettiva più produttiva. Dal punto di vista operativo, prima di qualunque moralismo. Possiamo provarci?
Sui “bambini trans” attesa una sentenza storica dalla Corte Suprema USA
Per questo bene fa il Tennesse a non arretrare di un millimetro e bene farà la Corte Suprema a valutare con attenzione questo caso, anche se ci sarà da aspettare, almeno fino alla prossima primavera-estate. A tal proposito, però, un cauto ottimismo sul possibile verdetto è alimentato da un clamoroso precedente: quello che, nel giugno 2022, ha visto la stessa Corte, sempre a maggioranza conservatrice com’è oggi (soprattutto, va detto, grazie alle nomine fatte da Donald Trump durante il suo primo mandato presidenziale), rovesciare con un verdetto storico la sentenza Roe vs. Wade del 1973, che per mezzo secolo aveva elevato l’aborto a diritto di rango costituzionale. Come per l’aborto anche per i trattamenti per i minori affetti da disforia di genere – o presunti tali, dato che come sappiamo una certa fretta diagnostica porta tanti giovani alla somministrazione dei bloccanti della pubertà senza neppure essere stati visitati da uno psicologo -, nel giudizio della Corte Suprema degli Stati Uniti prevarranno il buon senso e la ragione? Non resta davvero che augurarselo.